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Titolo: Il manuale del leccaculo. Teoria e storia della piaggeria
Autore: Richard Stengel
Editore: Fazi
Pagine:
Anno edizione: 2015
EAN: 9788876257971
Probabilmente è stato Satana il primo adulatore della storia, ma certo oggi l'uomo non è secondo a nessuno. D'altronde, come "Il manuale del leccaculo" (titolo originale "You're Too Kind: A Brief History of Flattery") dimostra, l'adulazione fa parte del nostro patrimonio genetico ed è un comportamento che ci ha aiutato a sopravvivere fin dalla preistoria. Richard Stengel illustra quest'arte con ironia e ricchezza di documentazione, partendo dai nostri progenitori e attraversando la storia di religioni e civiltà: dall'amore per il Dio geloso dell'Antico Testamento agli appassionati biglietti che una collaboratrice della Casa Bianca indirizza al presidente degli Stati Uniti, da Platone al mondo medievale dei trovatori, la cui indelebile traccia informa il nostro moderno discorso amoroso. E poi Machiavelli e Castiglione, Washington e Franklin, passando per Lord Chesterfield fino ad arrivare a Dale Carnegie (il nume tutelare di ogni buon venditore americano). Già dalle prime battute, non a caso dirette al lettore, l'adulazione viene messa a nudo tanto da potersi riassumere in un'agile ma utile summa di precetti (e chi potrebbe dire di non averne mai avuto bisogno?). Avversata come un male oppure onorata quale scienza del buon vivere - questo il messaggio indulgente e ironico dell'autore - quasi sempre, e per fortuna, la lusinga è un inganno inoffensivo, un delitto senza vittime che finisce solo per far sentire meglio chi la porge e chi la riceve. “Per avere, al termine della gara, nel recinto di giuoco, già sostituito ed in abiti civili, protestato in maniera plateale e veemente nei confronti di un Arbitro06/04/2017 · A distanza di giorni dalla tragedia di Idlib è impossibile trovare un solo analista, un solo giornalista, un solo politico tra quelli che provano a capire 20/04/2017 · Gentile Federica Mogherini, mi permetto di scriverLe perché in questi giorni è rimbombato nelle mie orecchie un assordante silenzio: il suo. Il 4 Aprile |