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Pur non essendo più un ragazzino consiglio a tutti questo romanzo. Immergendoti nella lettura sembra di vivere davvero nel mulino e di carpirne i segreti. Unico appunto : avrei prolungato leggermente il finale per renderlo più avvincente. In ogni caso molto molto bello…
Bellissimo, non lo si può spiegare, è da leggere. Dopo, rimane qualcosa.
Questo libro è incredibile… Mi ha lasciato senza fiato! Potrei sprecare parole e parole di elogio ma l’unica cosa da fare è LEGGERLO! Consigliato al 101% Non ve ne pentirete!
Ho letto questo libro a 14 anni, poi l’ho riletto credo verso i 18 e di nuovo intorno ai 30. Penso che la qualità di un libro sia valutata meglio se non viene considerata in assoluto ma in rapporto alle intenzioni dell’autore ed alla natura dell’opera. Questo libro è una fiaba, e secondo me come fiaba è un capolavoro. L’autore attinge ad un patrimonio mitologico, che dimostra di conoscere molto profondamente, per trarne pochi essenziali elementi su cui costruisce la sua storia. Il tutto rielaborato nel segno della linearità e della semplicità che in un romanzo possono spesso essere dei difetti, ma che in una fiaba sono imprescindibili. Il mulino della palude di Kosel è il mulino Grotti della mitologia nordica, che macina le ere il suo asse è inclinato come quello del mulino cosmico che ha per asse l’asse di rotazione terrestre il vecchio mugnaio-stregone ha un occhio solo come Odino quando si presenta ai mortali in forma di uomo i corvi sono animali sacri a Odino la liberazione di Krabat da parte della kantorka è come il passaggio dal paganesimo al cristianesimo i dodici mugnai più uno con la necessità del sacrificio ciclico per non fare arrestare il tempo è un riferimento al rapporto calendario solare-calendario lunare. Penso che raccontare tutto questo con naturalezza e semplicità non sia né facile né banale.