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Romanzo mediocre, anche se lo stile è scorrevole e le ambientazioni efficaci. Non mi piace che non vengono usate le virgolette per i dialoghi. E neanche che negli elenchi non vengono usate le virgole, come a pagina 9: «…, ero una specie di essere sfuocato, pieno di pazzia di silenzi di momenti di contemplazione.»
Io il libro l’ho letto in una serata, con sgomento. Niente mi ha suscitato un’emozione, una riflessione, un po’ di curiosità o un minimo di sorpresa. I personaggi sono nomi senza nessuna consistenza, non hanno motivazioni né veri sentimenti, tutto è casuale, l’unica cosa che pare muovere la protagonista è l’attrazione sessuale che prova con una certa facilità, la disinvoltura sua e della lingua che vorrebbe raccontarla confina troppo da vicino con la sciatteria. E la storia è ridicola nella sua pochezza. Per lettori che non vogliono pensare, mai.
Leggero, divertente e allo stesso tempo reale. Un libro unico nel suo genere, diverso dai soliti che si trovano sugli scaffali delle librerie. Un libro che parla dell’amore, dell’amore fra donne. Rossana Campo riesce davvero a farci scoprire l’altra faccia dell’amore, quella che la maggior parte della gente non vede o non vuole vedere e di cui certamente si sa poco ma che forse meriterebbe di essere ascoltata.
Il libro scorre, così come vuole la scrittura della Campo. Però sinceramente sdoganiamoci da questa visione delle lesbiche che vanno a destra e manca, con questa ossessiva sessualità compulsiva.. no, mi aspettavo sinceramente un po’ di più, anche un solo minimo dettaglio introspettivo. Detto ciò, letto in mezza giornata, e tiene compagnia, ma niente di più