|
Titolo: Il ritmo del pensiero. Per una lettura diacronica dei «Quaderni del carcere» di Gramsci
Autore: Giuseppe Cospito
Editore: Bibliopolis
Pagine:
Anno edizione: 2011
EAN: 9788870886047
A sessant'anni dalla prima pubblicazione, in forma parziale e tematica, dei "Quaderni del carcere", sul pensiero di Gramsci esiste una bibliografia sterminata in quasi tutte le lingue del mondo. Molti studiosi, particolarmente negli ultimi tempi, hanno tuttavia avvertito l'esigenza di un ulteriore approfondimento delle note carcerarie, allo scopo di valorizzare il piano diacronico rispetto a quello sincronico, il carattere aperto della riflessione rispetto ai suoi (mai definitivi) punti d'arrivo, la polisemicità dei concetti e delle categorie di cui si avvale rispetto alle singole definizioni. Si tratta in sostanza di (ri)leggere i Quaderni nella stessa ottica con la quale Gramsci suggerisce di affrontare l'opera di Marx, sottolineando la necessità di "un lavoro filologico minuzioso" in cui "la ricerca del leitmotiv, del ritmo del pensiero in sviluppo, deve essere più importante delle singole affermazioni casuali e degli aforismi staccati". Il presente volume si inserisce in questa prospettiva e intende metterne a frutto gli esiti più innovativi. I Quaderni del carcere sono la raccolta degli appunti, dei testi e delle note che Antonio Gramsci iniziò a scrivere dall'8 febbraio 1929, durante la sua prigioniaAntonio Gramsci. Antonio Gramsci «fu un teorico della politica, ma soprattutto fu un politico pratico, cioè un combattente» (come affermò Palmiro Togliatti al Etimologia del termine. La parola italiana libro deriva dal latino liber. Il vocabolo originariamente significava anche "corteccia", ma visto che era un materiale ITALIA (XIX, p. 693 App. I, p. 742 II, II, p. 72 III, I, p. 913 IV, II, p. 243) Il periodo compreso tra la crisi del mercato petrolifero mondiale, insorta durante |