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Il ritorno del colonnello Arcieri

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Titolo: <strong>Il ritorno del colonnello Arcieri</strong></br></br>
Autore: <strong>Leonardo Gori</strong></br></br>
Editore: <strong>TEA</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2015</strong></br></br>
EAN: <strong>9788850240081</strong></br></br>

<p>Parigi, maggio 1968. Tra i passanti che osservano dal marciapiede gli studenti in rivolta invadere i boulevard c'è anche Bruno Arcieri. A Parigi Arcieri si sta nascondendo: da chi ha cercato di ucciderlo, dai ricordi, dai rimorsi, dai fantasmi del passato. Si fa chiamare Marcel, aiuta nella cucina di un bistrot e si è fatto pure crescere la barba. Ha trovato anche uno sguardo amico, quello di Marie, ma è inquieto, si sente braccato, ed è stufo di scappare. Così, quando gli "amici" gli consigliano di lasciare la città e cercarsi un altro rifugio, magari in Spagna, Arcieri non ci sta. Sì, lascerà Parigi, ma per tornare a Firenze, per saldare i conti sospesi, fare chiarezza, forse giustizia, e combattere un'altra battaglia, anche se dovesse essere l'ultima. Alla fine di un viaggio avventuroso, l'uomo che il 15 maggio 1968 scende dal treno alla stazione di Santa Maria Novella non è più Marcel, è il colonnello dei Carabinieri Bruno Arcieri. E tornato, e non per stare a guardare. Leonardo Gori torna con questo romanzo di grande intensità al suo personaggio più complesso e amato, un servitore dello Stato critico, forte e profondamente leale che dello Stato ha condiviso ambiguità, disastri e grandezze, finendo col portarne le stesse cicatrici.</p>
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Leonardo Gori (Firenze, 1º gennaio 1957) è uno scrittore italiano, autore di libri gialli<br/>All'Arci Baccano di via Sommovigo si apre questa sera la “Sagretta dell'Acciuga” che proseguirà fino a sabato sia a pranzo che a cena. Tutto a tema il menu che <br/>Origine del termine. Secondo alcuni, il termine "brigante" deriverebbe dal popolo celtico dei Briganti (abitanti della Britannia), insediato presso Eboracum e, sempre <br/><strong>kolossal a confronto</strong> i kolossal più famosi della storia del cinema<br/>di Mario Silvestri Tratto da Enciclopedia delle scienze Sociali 1. I primi conflitti armati La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con <br/>Capuaonline.com è il primo quotidiano online di Capua e provincia con tutte le notizie in tempo reale. Notizie, reportage, rubriche, video, eventi, approfondimenti e <br/>DivX|DvDRiP|01  Pack: Dim. Nome File #1 : 1.8G: 31.2016.iTALiAN.DTS.BRRip.x264.RIP-CaMik.mkv: Download #2 : 1.4G: <br/>PERIODICI VENDUTI. In questo elenco vengono elencati i periodici che sono stati venduti dalla nostra libreria. Nel caso vi fosse qualche titolo di suo interesse la <br/>CINA (A. T., 97-98  99-100). Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257)  Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258)  Geologia (p. 261 <br/>Gruppo Facebook SognandoLeggendo.net Abbiamo deciso di aprire per tutti voi un gruppo Facebook. Organizzeremo dei Giveaways lampo, piccole sfide, sondaggi
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Il romanzo, ultimo di una serie incentrata sulla figura di questo colonnello dei Carabinieri, poi passato ai Servizi Segreti, e infine in pensione, è godibile, in alcuni tratti avvincente, in altri un po’ meno, ma nel complesso molto scorrevole. Mi ha dato fastidio la visione un po’ manichea dei buoni «comunisti» da una parte e dei cattivi dell’altra parte, ma tant’è…Inoltre il finale, buonista e forse un po’ semplicistico nello sbrogliare le trame in apparenza intricatissime, è sotto il resto. Comunque il libro non mi è dispiaciuto e l’ho letto in tre giorni, a comprova che si tratta di una lettura piacevole. luca

Il ritorno del colonnello Arcieri è una storia di Servizi deviati, di moti studenteschi (quelli del ‘68), del cambiamento dello spirito di un uomo che vuole ancora cogliere il succo della vita, ma è anche un gran pastrocchio, con incongruenze, stereotipi di sessantottini, una attesa e definitiva soluzione che sta poco in piedi, un romanzo di tanti personaggi, fra i quali l’ex fidanzata Elena Contini, che appare come per miracolo all’improvviso e che pare la persona giusta per toglierlo dai guai (viene il sospetto che faccia parte del Mossad) e che poi celermente svanisce, un’autentica meteora. Pur fra alti e bassi di ritmo (il romanzo alterna appunto fasi di stanca ad altre di notevole dinamismo, quest’ultimo crescente mano a mano ci si avvicina alla fine) si lascia leggere. Nel complesso si arriva in fondo più che altro per scoprire chi sia il capo delle trame oscure e come riuscirà Arcieri a venirne fuori però non è una lettura particolarmente gradevole, ma nemmeno sonnacchiosa, nonostante l’autore abbia cercato di addormentare il lettore con una prima parte, che si svolge a Parigi, di un centinaio di pagine, quando la metà sarebbe stata più che sufficiente, e infarcendo la narrazione di divagazioni sull’abilità culinaria di Arcieri, con descrizioni particolareggiate di ricette che non fanno altro che annoiare. In tutto sono 354 pagine e secondo me ce ne sono almeno un centinaio di troppo, ma avrei chiuso un occhio se non fossi incappato in un finale buonista, del tipo «e tutti vissero felici e contenti». Dopo non resta proprio niente, se non l’osservazione, che mi è venuta spontanea e che si traduce in poche parole: Povero Arcieri, come eri bravo quando investigavi nel ventennio. Anche per te il tempo è passato ed è venuta l’ora che tu faccia una vita esclusivamente da pensionato. Insomma, il tempo trascorre per tutti, anche per Bruno Arcieri.

Anch’io come il precedente lettore ho conosciuto i libri di questo autore dopo aver apprezzato quello scritto a quattro mani con Marco Vichi: «fantasmi dal passato

Ho scoperto Gori e il colonnello Arcieri leggendo un libro di Marco Vichi sul commissario Bordelli, in cui i due sono protagonisti. Ho letto anche «Il passaggio» e ora quest’ultimo. Mi è piaciuto molto anche questo, con una vicenda che si dipana da Parigi -dopo la fuga descritta appunto nel libro di Vichi- a Firenze dove Arcieri ritorna per cercare di «vendicare» il ragazzo morto «suicida» e salvare la propria vita. Ed è tutto un intreccio di avventure, di persone «strambe

è una nuova storia che possiede grande e profonda intensità, rendendo complesso il personaggio, ma non per questo meno amabile ed apprezzabile.