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Un buon giallo e un buon Lackberg, anche se siamo ben lontani dalla purezza e perfezione del Predicatore o anche solo della Principessa di ghiaccio. Tra i punti di forza di questa storia ci sono, a mio parere,la forza evocativa e suggestiva (s’intende, dal punto di vista letterario) dell’occupazione nazista in Svezia e del personaggio di Herman Goring e della colonia per ragazzi di buona famiglia teatro delle vicende principali del romanzo..un gruppo di ragazzi, ognuno dei quali con un proprio destino, una propria storia e una propria personalita, che avvince il lettore..Tuttavia la trama é spesso poco chiara, densa e sovraffollata di personaggi e un po poco credibile. É infatti un po troppo assistere alla sparizione di un’intera famiglia senza che siano rimaste tracce, salvo poi scoprire una macchia di sangue e una pallottola conficcata nel pavimento (va bene che all’epoca erano gli anni ‘70, ma non stiamo parlando di analisi del Dna), e non posso aggiungere altro su quella casa…scambi di identità..tanti personaggi cattivi e sadici in modo del tutto gratuito..Vorrei aggiungere anche che troppo spesso la Lackberg se la cava con il criminale che vuota il sacco dopo tanto tempo, perche spinto dal rimorso e dalla prescrizione…tanta fatica per tenere nascosto un segreto per anni e anni, per poi vuotare il sacco non appena ci sono le pressioni delle forze di polizia..sta diventando po tanto comoda questa scorciatoia…rimane comunque un giallo piacevole e avvincente per passare il tempo
Sempre stimolanti ed avvincenti i romanzi della signora Lackberg. Questo in particolare, ad eccezione dei troppi personaggi dai nomi simili tra loro, difficili da seguire. Consigliato a che ama il giallo nordico.
Deludente!
Troppi personaggi da seguire e di cui si fatica a ricordare i nomi, storia alquanto articolata e lunga ,niente di veramente interessante. Ho faticato a leggerlo, mi aspettavo decisamente di più. Deludente.