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Mi aspettavo molto di più da questo romanzo. Molto spesso la storia si perdeva nelle descrizioni complicate, causando noia a leggere e creando un pò confusione. Si è ricorso ad un uso eccessivo delle ricerche su google (sponsor?). Ha centrato il segno nel creare ansia nel modo di raccontare i delitti, forse anche troppo crudi. Per me sarebbe 2,5 come voto.
Mi aspettavo molto di più da questo romanzo. Molto spesso la storia si perdeva nelle descrizioni complicate, causando noia a leggere e creando un pò confusione. Si è ricorso ad un uso eccessivo delle ricerche su google (sponsor?). Ha centrato il segno nel creare ansia nel modo di raccontare i delitti, forse anche troppo crudi. Per me sarebbe 2,5 come voto.
A salvare l’opera da un voto ancora più basso sono il ritmo della narrazione, che ho gradito, ed una certa suspense nella fase centrale. Ho trovato invece sgradevole la citazione continua delle ricerche effettuate dai personaggi su «google
Bello solo in parte,avvincente la caccia al serial-killer psicopatico che tortura le sue vittime prima di ucciderle,ma in quanto alla spiegazione del mistero di cui al titolo,mi sembra un’autentica assurdità parlare di figli del vaso,angeli pavoni,ominidi che sono intelligenti e al tempo stesso malvagi solo xké sono nati e cresciuti in regioni con climi avversi. È una teoria alquanto idiota che il male nel mondo si sia propagato a causa di questi primitivi con il gene della violenza. Non credo proprio che leggerò «Il marchio di Caino» se mi devo aspettare un finale così assurdo. Libro consigliato da leggere solo in parte a chi ama la caccia ai serial-killer spietati,non certo agli appassionati di thriller religiosi.