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Libro tutto cappa e spada, con i soliti eroi alla indiana Jones impegnati a ritrovare un tesoro nascosto sotto la minaccia del cattivo di turno. Se il clichè narrativo che fa da sfondo a tutto il libro non è di per se una colpa, di sicuro lo è dal mio punto di vista aver allungato il libro di almeno un centinaio di pagine, il che rende la lettura a tratti noiosa e stancante. Se conoscete già Smith avrete già un’idea della trama e, dopo aver letto già 3 o 4 delle sue opere, mi viene il sospetto che letto uno letti tutti. Sempre fastidioso infine, personalmente, il fatto che non usi i capitoli nei suoi libri, il che rende la lettura pesante, con una sensazione di essere senza pause e poco «premiante» per il lettore abituato ad identificare nei capitoli le tappe del proprio percorso di lettura di un romanzo. 3 stelle su 5 il mio giudizo finale
Trovo i libri di Wilburn Smith un po’ tutti sempliciotti e scontati, ma al contempo un gradevole passatempo.
Sarebbe senza dubbio un romanzo da 5/5 (perchè avvincente, con molta azione e ricco di suspance) se non fosse che: - è troppo lungo. A tratti l’autore si perde dietro descrizioni inutili e pesanti. - Nicholas ricorda troppo un Indiana Jones contemporaneo. Manca solo il cappello in testa e la frusta in mano. Von Schiller è lo stereotipo di un novello furer, piuttosto banale. Questo basterebbe a scontare un punto dei cinque, e resterebbe un ottimo romanzo. Ma quello che davvero non mi è piaciuto è la continua, ripetuta auto celebrazione dell’autore attraverso le numerose citazioni di se stesso. Vanità eccessiva e assolutamente fuori luogo.
Libro a tratti coinvolgente, è una bella storia di avventura peccato che sia rovinata da troppe volgarità.