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Romanzo ambizioso, interessante, ma prevedibile. La prima parte è promettente, dopo di che, diventa un’opera lenta e forzata. Ci sono delle buone intuizioni e alcune descrizioni sono suggestive, ma alla fine dei conti, l’opera in sé risulta fiacca e debole, ideologicamente troppo di parte.
Il libro racconta la storia di Jun Do, ragazzo nord-coreano che passa la sua infanzia in un orfanotrofio il cui direttore è il padre (il signore degli orfani). Intorno ai 14 anni viene arruolato nel corpo speciale destinato a lottare nei tunnel sotterranei tra le due Coree. Si fa valere e viene «promosso» in un corpo destinato ai sequestri di persona. Jun Do impara l’inglese, va in Giappone e Cina e viene mandato su un peschereccio con il compito di intercettare le comunicazioni via radio di altre imbarcazioni, finché non è inviato negli Stati Uniti per una missione diplomatica. Il viaggio in Texas è insieme grottesco, ironico e tragico. Il pessimo esito di questa missione condanna Jun Do alla prigione, che normalmente significa la morte. Qui comincia la sorprendente seconda parte del libro in cui Jun Do, per scappare, uccide il più famoso generale nord-coreano, e marito della più nota attrice del Paese, e prende il suo posto. Diventa il comandante Ga a tutti gli effetti e viene riconosciuto tale anche dal Grande Leader Kim Yong Il e dalla moglie del comandante, la bella Sun Moon. In questa parte del libro conosciamo la classe dirigente del Paese, mentre in quella precedente ci era stata mostrata la classe più umile. Poco a poco scopriamo come Jun Do sia riuscito ad uccidere il vero comandante Ga ed entriamo nei meccanismi del potere regnante a Pyongyang. Molto affascinante l’ultima parte del libro, che ci presenta la stessa storia vista da tre punti di vista: quello del Comandante Ga, quello della propaganda nord-coreana e quello del responsabile degli interrogatori a cui sarà sottoposto il comandante dopo il suo arresto. Un romanzo affascinante, scritto bene, che tiene il lettore sempre vigile e attento. Un libro ricco di informazioni sulla nazione di cui meno sappiamo. Informazioni che ci giungono da una delle poche persone occidentali che abbia potuto toccare con mano quella terribile realtà. Una lettura senza dubbio consigliata.
Ho letto con gusto questo libro totalmente impregnato di «NordCorea
Qualcuno l’ha descritto senz’anima,piatto e noioso, io aggiungerei crudo, senza luce , disumano, senza speranza e senza amore, umanamente primordiale. Amici, questo è il mondo della corea del nord ! Ricordate le lunghe file dei piangenti ai funerali del leader ? E’ l’assurdo di quel popolo lì con quel tipo di vita lì. Libro difficile e struggente