Il sogno in Cina. L'immaginario collettivo attraverso la narrativa Ming e Qing Scarica PDF EPUB

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Il sogno in Cina. L'immaginario collettivo attraverso la narrativa Ming e Qing

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Titolo: <strong>Il sogno in Cina. L'immaginario collettivo attraverso la narrativa Ming e Qing</strong></br></br>
Autore: <strong>Paolo Santangelo</strong></br></br>
Editore: <strong>Cortina Raffaello</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>1998</strong></br></br>
EAN: <strong>9788870784879</strong></br></br>

<p>Il volume presenta un gran numero di esempi tratti dalla letteratura mostrando come, anche in Oriente, l'esperienza onirica abbia dato luogo a straordinarie credenze sui poteri attribuiti al sogno. In base alla frequenza e alla natura dei sogni, secondo Feng Manglong (1574-1646) è possibile distinguere gli uomini: è noto che i saggi e gli stolti non sognano, mentre singolari sono i sogni delle persone originali, le cui emozioni sono speciali e l'animo è puro. Ma al fondo rimane il mistero che il sogno solleva sulla nostra stessa identità. Così Maury sogna l'assalto alla Bastiglia la notte che la testiera del letto gli cade sul collo e il protagonista del "Sogno del miglio giallo" ripercorre le vicende di una vita nel tempo della cottura del cereale.</p>
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Pretestuoso, impegatizio, a tratti persino noioso: se perlomeno «L’Amore In Cina» riusciva a trattare con una certa sistematicità un argomento quantomai viscerale e preponderante nella letteratura popolare cinese, come nella storia della civiltà e del pensiero umano in genere, qui invece Santangelo si cimentà nell’impresa disperata di dare unità alla frammentarietà, di catalogare con fare certosino tutte le possibili dimostrazioni fenomeniche dell’impalpabile e intimo mondo onirico. Inutile dirlo, data la materia certamente poco consona ad essere atomizzata in compartimenti stagni, il libricino fallisce nel suo tentativo principale: ogni capitolo è una discettazione che riduce l’argomento principe a una lista della spesa, a una serie di insiemi con all’interno vari sottinsiemi. Vi sono il sogno veritiero e l’insogno, i quali al loro interno si dividono in varie categorie, e via discorrendo… Volendo escludere i racconti (tradotti comunque con qualche discutibile scelta lessicale) e le analogie con la cultura occidentale, pochi sono gli effettivi punti di interesse, il saggio scorre con notevole passività e si arriva alla fine senza sentirsi in alcun modo arricchiti. In definitiva, lettura più che prescindibile.