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Il Sud deve morire. Esecutori, mandanti e complici di un delitto (quasi) perfetto

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Titolo: Il Sud deve morire. Esecutori, mandanti e complici di un delitto (quasi) perfetto

Autore: Carlo Puca

Editore: Marsilio

Pagine:

Anno edizione: 2016

EAN: 9788831723503


Esecutori, mandanti e complici di un delitto (quasi) perfetto. Un viaggio-inchiesta a caccia di chi specula sull'agonia del Mezzogiorno

«Il problema meridionale non si risolve dentro lo Stato attuale, né dentro quelli che, senza contraddirlo radicalmente, lo seguiranno.» - Carlo Levi

Per tanti politici il Mezzogiorno è soltanto un serbatoio elettorale, per parecchi nordisti un mercato da sfruttare, per alcuni imprenditori, sindacalisti e burocrati un bancomat a uso personale, per tutti i mafiosi un territorio da depredare, per certi antimafiosi un lavoro occasionale, per molti meridionali un luogo sul quale recriminare (e basta). Questi untori hanno avvelenato il Sud, riducendolo in coma profondo. Non paghi, speculano sulla sua agonia per costruire carriere, fortune e potere a danno di deboli, ingenui e onesti. Carlo Puca ha percorso da cronista tremila chilometri nel Mezzogiorno d’Italia. La sua indagine inizia con una ricognizione sui luoghi del delitto – da Lampedusa all’Aquila, passando per Papasidero, Viggiano, Barletta, Castelvolturno – per poi individuarne i mandanti, tracciare l’identikit degli esecutori e inchiodare i complici alle loro responsabilità. Un viaggio «di fatica e di scoperte» che – confessa Puca – «ha mutato la mia indole pacifica e fatalista». Un libro scritto «con sentimento divenuto nel tempo risentimento», fino a quando le mille storie raccolte gli hanno palesato l’unica soluzione possibile: ammazzare «una certa idea di Meridione» per trascinare nella tomba anche i vari «dittatorelli» che deprimono la sua libertà. Cosicché il Sud possa finalmente sperare di rinascere nuovo e diverso.



31 maggio -215. La notizia del giorno. Strage a Kabul: autobomba nel quartiere delle ambasciate. È di almeno 80 morti di e più di 350 feriti, fra i quali molte
Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
di. Dante Carnesecchi non esiste piu' ne' la tomba ne' il ricordo . Dante fu sicuramente una delle prime vittime del fascismo) Nonostante i miei vari tentativi di far