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Come tutti i libri di Sepulveda, la natura e l’uomo si fondono insieme e danzano allo stesso ritmo. Le parole fluiscono, la prosa è semplice, diretta ed asciutta, ma c’è sempre qualcosa di più, un altro significato, un simbolo, un altro mondo, solo intravisto, poco disvelato ma forse per questo così intenso. E’ straordinario come con poche parole, senza nulla di superfluo, Sepulveda sappia trasmettere ed immergere il lettore in una molteplicità di emozioni, di paure, di bellezze e di brutture: il mondo com’è, nè bello nè brutto ma tutto questo insieme. Peccato che i suoi libri finiscano subito, siano così brevi
Un piccolo capolavoro. Bello e toccante. Lo consiglio.
Un ligro affascinante da leggere 1000 volte perchè ogni volta ci si accorge di un particolare che la volta precedente non c’era. semplice e articolato nella scrittura, Sepùlveda è un genio!!!!! Lo consiglio solo ad un pubblico che sappia ancora sognare ed emozionarsi per le cose semplici.
Questo libro di Sepúlveda mi è molto piaciuto, sia per il registro linguistico adottato, che rende il lettore partecipe della vicenda, sia per la velocità della narrazione, che non annoia il lettore con eccessivi particolari o lunghissime descrizioni. La forza di questo libro, tuttavia, è sicuramente il messaggio che l’autore vuole trasmettere, che è racchiuso tutto nell’ultima, toccante frase. Secondo me è un libro da consigliare a chi spesso perde il senso dell’umanità, ma anche a chi ama particolarmente gli animali, la foresta e in particolare la natura.