|
Libro molto carino a mio parere, l’autrice al suo esordio promette bene. Ha uno stile originale e deciso. Complimenti a lei
Esordio letterario per la diciassettenne scrittrice romana Ranucci e devo dire che il romanzo mi è piaciuto parecchio. La trama: la protagonista è la liceale Claudia che, attraverso tante situazioni e vicissitudini un po’ tipiche dell’età come gli amori adolescenziali, il gruppo etc, un po’ più forti per il contesto come la scomparsa prematura della madre, i problemi col padre,viene descritta nel momento della sua crescita interiore in modo struggente e poetico. Quello che mi ha colpito di più è stata la bravura e la freddezza con cui l’autrice ha descritto le tematiche del gruppo e tutti gli step per farsi accettare, per poter essere sempre coinvolti e soprattutto la spietatezza di atteggiamenti nei confronti di chi non è riconosciuto come componente delo stesso. Altre sono poi le tematiche che vengono affrontate in queste pagine, come: la droga, l’immigrazione, i rapporti genitori-figli, la violenza del branco etc.Concludo estrapolando un passaggio in cui Claudia la protagonista, pur provando affetto per la sua amica del cuore delle elementari e medie(Carlotta), è costretta a seguire il branco e offende senza volerlo questa povera ragazza un po’ cicciottella ..La osservai. Rimasi allibita dal suo aspetto. Non era cresciuta in statura, ma in larghezza…Fu per non deludere gli altri, per essere della partita, per non sentirmi diversa, senza neppure chiedermi se diversa volesse dire migliore o peggiore. Fu per questo, per tutto questo che, prima di riflettere, mi sentii gridare.Dio che mostro! Allora lei mi guardò. Mi fissò per attimi infiniti, interminabili. Vidi i suoi occhi bagnarsi sotto quegli enormi occhiali…rimasi lì, a fissare quella lacrima che cadeva come un nubifragio in mezzo a noi. In mezzo a due persone che una volta erano state una sola. E intanto gli altri a ridere sguaiatamente .E poi lei via di corsa, a scappare, a sparire col volto tra le mani. Finsi con me stessa di non essere sconvolta …
Non mi è piaciuto, pieno di stereotipi: la protagonista che si ravvede dopo la morte della madre non senza un momento di sbandamento. BOH
Il voto 5/5 è più che meritato! Alice Ranucci, scrittrice molto giovane, ha saputo creare dei personaggi reali e soprattutto, veri. Alla fine del racconto Claudia è una persona completamente diversa, cresciuta e maturata. Ha dimostrato che a volte nella vita bastano delle piccole cose per poter diventare delle persone migliori. Ottimo davvero! Sarei curiosa di leggere un altro suo libro.