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Cronaca dei fatti nudi e crudi. Non mi aspettavo un romanzo, ma questo libro mi ha lasciato un senso di freddezza. Ho molto rispetto per il dolore dell’autrice, per lla bruttissima esperienza vissuta, ma , caspita, mi e’ sembrata davvero molto ingenua e insicura all’inizio, quando aveva cominciato a subire le molestie! Spero che questo libro serva da sprone a tutte le donne a ribellarsi, non esiste che ci siano ancora tante di noi che subiscono in silenzio! E freghiamocene di quello che gli altri possono dire e pensare, la vita e’ nostra, non dobbiamo niente a nessuno e ricordiamoci che una donna si rialza sempre, senza bisogno di nessuno. Non facciamo come Sara, non rischiamo di morire dentro e fuori per una bestia. Alziamo volitivamente il mento e andiamocene subito sbattendo la porta. Prima che sia troppo tardi.
Io credo sia giusto difendere la «buona letteratura» sulle esperienze di vita (di cui questo libro non fa parte) dai libri inquinanti (di cui questo), che non possono essere giustificati con un «forse è un’esperienza inventata per far soldi, ma è emozionante!» oppure «l’autrice è stata coraggiosa a raccontare la propria esprienza!» (a caldo ho avuto la stessa reazione di fabrizio del commento). Soprattutto su questioni così delicate e difficili da comprendere (violenza sessuale, anoressia). Se da un lato è giustissimo non rompere pretendendo che tutti siano dei veri scrittori, dall’altro è abbastanza terribile far finta di esserlo, anche perché rischi di sembrare masturbatorio senza dire nulla. E’ questo il punto: il libro sembra descrivere l’esperienza di violenza sessuale e della seguente anoressia e guarigione da essa, in realtà non dice nulla ma ha tanti di quegli elementi ad effetto che ti sembra di comprendere le emozioni provate dalla protagonista, in realtà non ti ha arricchito veramente. A tratti anche io mi sono sentita presa dalla lettura, ma succede quando vengono usati trucchetti (e quando non hai ancora digerito le tue esperienze) che servono più per vendere, che per spiegare «a chi non sa» un’esperienza di vita dolorosa e difficile. Questo libro non l’ho sentito nemmeno d’aiuto per me stessa, ho anche conosciuto persone che hanno sofferto problemi simili,e alla fine ho trovato un po’ volgare questo libro rispetto alla vera esperienza. So che posso sembrare dura, ma se ci facciamo emozionare da facili espedienti che sembrano darti qualcosa in più (so che è soggettiva la cosa, ma spero di essermi spiegata) la sensibilità, di uno o di molti, non la si migliora. Se volete prendetelo in biblioteca, ma date i soldi a chi può dare veramente qualcosa agli altri, visto che i libri sono sempre potenti.
La confessione a cuore aperto di una ragazza la cui vita è stata distrutta da una BESTIA (non si può definire in altro modo lo stupratore e tutti coloro che si macchiano di crimini del genere, compresa la pedofilia): un circolo vizioso che la porta a convivere con un male interiore ed esteriore quale è l’anoressia. Sara non ci risparmia anche i dettagli più crudi del suo travaglio, ma forse è solo così che si può in minima parte capire cosa pensava in quegli anni. Una straordinaria storia di speranza, per riflettere VERAMENTE su temi così delicati. GRAZIE SARA per questo libro e ricorda… «Non siamo tutti così!» (leggete il libro e capirete)