Incompletezza. La dimostrazione e il paradosso di Kurt Gödel Scarica PDF EPUB

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Incompletezza. La dimostrazione e il paradosso di Kurt Gödel

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Titolo: <strong>Incompletezza. La dimostrazione e il paradosso di Kurt Gödel</strong></br></br>
Autore: <strong>Rebecca Goldstein</strong></br></br>
Editore: <strong>Codice</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2006</strong></br></br>
EAN: <strong>9788875780418</strong></br></br>

<p>I teoremi di incompletezza di Kurt Gödel, considerati una delle fondamentali rivoluzioni culturali del XX secolo, hanno subito una sorte simile a quella del loro creatore, genio tormentato della matematica: celebrati e mitizzati per la profondità intellettuale e il rigore logico che trasmettevano, oggetto di un vero e proprio culto, eppure contemporaneamente - e paradossalmente fraintesi, quando non addirittura respinti. Rebecca Goldstein, fondendo magistralmente il genere biografico con uno stile divulgativo chiaro e puntuale, restituisce all'intuizione di Gödel il suo vero significato, ovvero la prova dell'esistenza di una verità oggettiva ed eterna, solo parzialmente afferrabile dall'uomo.</p>
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Wikiquote contiene citazioni di o su teoremi di <strong>incompletezza</strong> di <strong>Gödel</strong>  Collegamenti esterni. DE) <strong>Kurt Gödel</strong>: Über formal unentscheidbare Sätze der Principia <br/><strong>Gödel</strong> e Borges. Jorge Luis Borges. Accostare <strong>Gödel</strong> a Borges non è poi così forzato: i Teoremi di <strong>incompletezza</strong> si sono meritati in questi decenni interpretazioni <br/>Il primo lavoro di Hilbert sulle funzioni invarianti lo portò a dimostrare nel 1888 il suo famoso teorema di finitezza. Vent'anni prima Paul Gordan aveva dimostrato 
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Il volumetto della Goldstein è interessante e spiega abbastanza bene il soggetto al profano. Purtroppo la traduzione e in generale la veste tipografica del libro lasciano a desiderare, come succede spesso alla Codice edizioni strano, perchè invece la copertina flessibile e la legatura a filo sono indovinate… Chissà qual’è il motivo di questa spiacevole schizofrenia editoriale?

Io non ho potuto non gradire (da profano quale sono) la descrizione perspicua di alcuni fondamentali quali: metodo assiomatico, approccio platonista, approccio formalista. Proprio nel capitolo su Hilbert e I formalisti si può trovare una gustosa (che per me vuol dire accessibile) analisi dell’intuizione (gli assiomi) quale «equivalente a priori della percezione sensoriale» e della sua problematica incontrollabilità da limitare al minimo prima, per massimizzare la certezza dell’inferenza deduttiva e da eliminare totalmente poi, con l’introduzione degli schemi formali. La trattazione dei teoremi è chiara e alla portata di tutti. Con maestria narrativa la Goldstein consegna alle stampe una biografia accattivante, una introduzione alla filosofia della matematica e della mente e un saggio tecnico sull’incompletezza senza forzature interpretative. Complimenti.