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Interessante lettura che ripercorre con scrupolo e capacità di analisi il percorso della dinastia Savoia per 85 anni, dal 1861 al 1946. Sottolineandone, da un profilo storiografico, le posizioni assunte nelle diverse vicende nazionali, l’intelligenza dei protagonisti, la loro sensibilità, l’attaccamento al senso di patria e nazione, fino al tradimento del popolo italiano con la fuga di Vittorio Emanuale III ad Alessandria d’Egitto. Veramente durante la lettura vi sono troppe ragioni di cui vergognarsi di questa dinastia e dei suoi rappresentanti sotto l’aspetto istituzionale e militare. Finalmente un autore che non fa sconti a nessuno nel solco doveroso di un processo di revisione storica che troppo esageratamente ed in modo inveritiero aveva esaltato, a cominciare dai libri scolastici, le gesta e l’operato dei discendenti di casa Savoia, in funzione di una liturgia finto-unitaria ma realisticamente falsa che aveva ampiamente tradito da verità degli accadimenti ed il ruolo reale dei protagonisti dal c.d. Risorgimento italiano fino alla caduta del fascismo e la fuga dall’Italia. Ottima lettura. Per riflettere e per capire.
Credo che il libro di Lorenzo del Boca è un altro passo avanti della Verità Storica, su quella stupida e atroce commedia che fu il risorgimento, una guerra civile voluta dalla massoneria internazionale, dagli inglesi e dall’ambizione di Cavour e dei Savoia. Al signor Sasso, così critico, consiglio di andarsi a ricercare una buona bibliografia sull’argomento, ma non degli storici e scrittori prezzolati, figli del regime, che continuano a perpetuare i miti risorgimentli e savoiardi, pur di conservare poltrona, denaro e potere. Ne abbiamo ormai piene le tasche del risorgimento e dei savoia. I grandi eroi del risorgimento, figure abiette, Garibaldi, Bixio, Cialdini, la Marmora,ed i loro eserciti, altro non fecero che saccheggiare, stuprare, distruggere, uccidere, migliaia e migliaia di meridionali. Un genocidio. E che i piemontesi fossero le SS per il meridione, lo disse anche il grande Alianello, uno scrittore che aveva senz’altro sentito con le sue orecchie testimonianze vere sulle barbarie piemontesi. Bravo del Boca e avanti…. è vicina la riscossa del Sud.
«Indietro Savoia!» è uno dei peggiori libri che io abbia mai letto. Lorenzo Del Boca si lascia andare ad un’interpretazione del Risorgimento che, più che controcorrente, risulta pettegola: un capitolo s’intitola addirittura «La diplomazia nelle mutande». La cosa più fastidiosa è, però, il sospetto che l’autore di questo libro voglia utilizzare la materia per squallidi scopi di polemica politica legati all’Italia d’oggidì, come farebbero pensare le accuse al governo D’Alema per la «Missione Arcobaleno» (ditemi voi cosa c’entra con il Risorgimento), le critiche alla tassa di successione (cavallo di battaglia berlusconiano nella campagna elettorale del 2001), o altre frasi che rappresentano vere e proprie perle di comicità involontaria, per chi sappia apprezzarle, sulla presunta sinistra parlamentare che gridava «morte al Papa
Interessante lettura degli eventi che hanno caratterizzato il nostro risorgimento: se solo il 20% di quanto scritto (e documentato scrupolosamente) corrispondesse a verità (e sono in molti oramai gli studiosi che si trovano sulla stessa linea del Del Boca), ci sarebbe da riscrivere la storia in maniera totalmente diversa. Da non perdere.