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Ho apprezzato questo libro-testimonianza, anche se lo consiglierei solo a chi sia già conoscitore dell’opera di Montanelli. Non vengono messe in luce le idee e il pensiero del giornalista Montanelli, ma alcuni aspetti del suo carattere burbero e tagliente. Per farsi un’idea del pensiero e della vita di Montanello trovo molto più esauriente e coinvolgente il libro «Soltanto un giornalista» di recente pubblicazione.
… non ho conosciuto Montanelli né di persona né nelle sue parole… s’eppur per motivi diversi da quelli del giovane Soavi anch’io avevo idealmente ritratto la mano….. ho voluto seguire Soavi in questa avventura-ricordo e… penso proprio valga la pena stringere la mano a Indro Montanelli…
Giorgio Soavi continua a stupirci, perchè dopo i tanti affascinanti volumi ruotanti intorno al mondo dell’arte e degli artisti (come dimenticare i saggi dedicati all’amico Alberto Giacometti, o a Sutherland o l’ultimo bellissimo ritratto di Balthus o anche il volume su Picasso e Bacon), con questo libro conferma la sua genialità espressiva, il tatto ironico e competente, la maestria. Ricordo che a fine lettura del volume che Soavi ha dedicato ad Olivetti (tra parentesi molto importante perchè rievoca tutta la stagione delle famose Strenne, la prima delle quali fu il Pinocchio illustrato da Roland Topor, e Soavi non ne parla per sentito dire: era lui che da Olivetti dirigeva questa collana, dopo averla ideata) ebbene a fine lettura rimasi male perchè lo lessi tutto d’un fiato ed era già finito. Con questo Indro, in fondo, Soavi continua a parlarci in maniera semplice, lineare, di qualcosa di complicato e di straordinariamente importante. Grazie, Giorgio Soavi.