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Quanto dichiarato nell’interessante libro - intervista di Fasanella - Priore apre una serie di scenari che ai più, in questa società che vive di sola televisione, risulteranno assolutamente sconvolgenti. L’indiscussa utilità di questo libro è quella di far «aprire gli occhi» ai tanti che alla geo-politica italiana danno scarsa importanza considerandola come un’attività da lasciare nelle mani di «altri». Gli stessi altri che probabilmente non sempre hanno operato per il bene del Paese o, quantomeno, pur tentando non hanno saputo gestire le reazioni dell’avversario. Colpa forse di una storica miopia strategica o di un’eccessiva fretta nel voler tornare, senza i necessari mezzi, a giocare con i «grandi» del quartiere. Il libro ha il merito di offrire una diversa visione dei fatti, non solo al pubblico ma anche a quegli Organi Istituzionali, preposti alla ricerca della verità sulle stragi, che dovrebbero indagare non solo sulla manovalanza ma soprattutto sui veri mandanti . Consiglio vivamente a tutti di leggere questa opera e agli autori di continuare su questa strada di denuncia e voglia di chiarezza.
Saggio estremamente interessante che apre a considerazioni di fondo pochissimo conosciute nell’opinione pubblica. Uno dei tanti libri che farei leggere agli alunni delle scuole superiori.
Trovo scandaloso, e uso il termine scandaloso perché sono una persona civile, che si osi ancora sostenere la «pista palestinese» per la strage di Bologna. Che vergogna.
Interessanti le considerazini relative al contesto geopolitico alla base della guerra che si é combattuta in Italia tra le fazioni mosse da vari servizi segreti in epoche successive. Notevoli carenze nella trattazione del caso di Ustica. Non si cita, infatti, la testimonianza dell’avvocato calabrese che si vide il terrazzo di casa sorvolato dal MIG libico poi schiantatosi. Neppure quella del caporalmaggiore bergamasco che comandava la squadra mandata il giorno dell’incidente a custodire il relitto e nemmeno la testimonianza del perito settore che eseguì l’autopsia sul cadavere del pilota e le pressioni da lui subite per posticipare la data di morte. Insomma un libro abbastanza informato e con argomentazioni acute, che - però - non dice tutto quello che c’era da dire. Consigliabile solo a chi non é addentro alla conoscenza sui fatti dell’ultimo quarantennio.