Io sono Jonathan Scrivener Scarica PDF EPUB

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Io sono Jonathan Scrivener

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Titolo: <strong>Io sono Jonathan Scrivener</strong></br></br>
Autore: <strong>Claude Houghton</strong></br></br>
Editore: <strong>Castelvecchi</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2014</strong></br></br>
EAN: <strong>9788868264581</strong></br></br>

<p>James Wrexham, trentanovenne pensoso e solitario, è impiegato in un tetro studio legale quando accetta l'offerta che potrebbe cambiargli la vita: diventare segretario del signor Jonathan Scrivener. Assunto senza aver mai incontrato il suo datore di lavoro, Wrexham si ritrova da solo nell'appartamento di Scrivener, riceve vaghe istruzioni attraverso un avvocato e, poco a poco, comincia a sospettare di essere vittima di un diabolico esperimento. La bizzarra serie di ospiti che ha libero accesso alla casa - una giovane dall'eterea bellezza, un playboy, un cinico alcolista, una vedova che potrebbe aver ucciso il marito - non contribuisce di certo a chiarirgli le idee. Spiriti inquieti, tutti questi personaggi hanno una storia da raccontare sul conto di Jonathan Scrivener, ma le versioni non collimano e l'assente padrone di casa appare di volta in volta come un degenerato, un simpatico avventuriero, un misantropo, un attore fallito o un artista di genio. Chi è l'uomo che si nasconde dietro questa personalità multipla? E che cosa vuole veramente dal sempre più perplesso segretario? Prefazione di Henry Miller.</p>
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Strano e inaspettato. Lo strano segretario di uno strano uomo dagli strani ‘amici’. Ma chi è Jonathan Scrivener? ‘A remarkable man’ all’altezza di Kurtz e ‘an old sport’ a quella di Gatzby un ‘pellegrino di un’ odissea interiore’ che ‘guarda la vita con gli occhi di un fantasma’ ‘uno strano uomo, pressoché incomprensibile. Una mente instancabile, divoratrice. Una mente insaziabile!’ un eccentrico, uno scettico e bizzarro sconvolgitore di vite, un ribelle o soltanto una ‘vittima dello spirito moderno’? Piacevolmente inaspettato, però, perché anomalo nel suo rompere gli schemi e sorprendentemente profondo per le conclusioni che trae e poi è inglese, ‘girato’ a Londra, e ciò è buono: Claude Hoghton, classe 1889, riesumato solo di recente dalla Castelvecchi nella sua delicatamente profumosa carta, (credo che, a naso, comprerò pure gli altri due). Lo vedrei ben rappresentato in uno scarno teatrino Off-Off-Broadway con i protagonisti ingaggiati, loro malgrado, in un balletto surreale in qualità di cavie da esperimento sociologico, o pedine di un complotto da parte del burattinaio Scrivener: una trappola, dunque?, non lo posso dire, ma la scrittura - almeno all’inizio, e successivamente a fasi alterne - ti acchiappa ed è sicuramente da quattro stelle arrivare alla fine totalmente soddisfatti, però, è un’altra faccenda, (anche se il finale è, oggettivamente, da cinque stelle), e, nonostante Houghton faccia dire al suo segretario protagonista/narratore Wrexham che «i libri sono pur sempre miseri surrogati della vita

Mi risulta difficile definire questo testo. Romanzo o saggio, lascia secondo me suggerimenti importanti per la nostra vita quotidiana, primo fra tutti quello di essere disponibili all’ascolto degli altri. La lettura non è agevole, ma ci si sente «costretti» ad insistere specialmente nelle riflessioni ripetitive (troppe?) di Wrexham, comprendendo la sua inconsueta situazione psicologica. Un’esperienza di lettura strana, ma non inutile.

Che piacevole scoperta per me questo magistrale autore! Un romanzo come se ne fanno pochi oggi. Ricco di scrittura pensata,sicura. E’ vero che risulta forse troppo legato agli anni post prima guerra in Inghilterra, ma le sfumature dei personaggi.. e quel tipico distacco inglese…Scrivener, come non amare un siffatto personaggio…da consigliare a chi voglia riscoprire libri «antichi» con una coinvolgente atmosfera! Unica pecca, una traduzione un po balbettante.

Poche recensioni e un successo inferiore alle attese per un libro che meriterebbe un posto in classifica tra i più belli dell’anno. Alcuni libri si divorano. Questo è da sorseggiare, e assaporare col tempo, piano piano. Non perchè sia complicato, ma semplicemente perchè srebbe un peccato non godere di una prosa tanto delicata e introspettiva. Bello

E’ facile rifiutare ciò che non ci viene offerto. Più difficile è rifiutare le offerte del mondo quando arrivano naturalmente perché il tuo valore apre ogni porta e ogni possibilità, quando ti basta allungare la mano e cogliere il successo. Che farai allora? Conserverai ancora quel superbo distacco dal mondo, che è solo un modo snob per nascondere il proprio fallimento (l’uva non era poi così matura, disse a sé stessa la volpe della favola) o prenderai quello che la vita ti offre? Oppure avrai paura del tuo successo e lo sfuggirai? E poi: chi è veramente Jonathan Scrivener? E’ colui che sa ascoltare gli altri e metterne in luce le potenzialità più intime? O è solo un manipolatore di sentimenti? E’ il nostro io riflesso in uno specchio deformante? Siamo noi stessi e la nostra coscienza? Un giallo molto particolare questo di Claude Houghton, in cui non si cerca di scoprire l’assassino ma la vera identità di un uomo, e alla fine si scopre anche qualcosa di noi stessi. Non rivelo il finale perché trattandosi di un giallo, ancorché sui generis, questo non si fa. La scrittura raffinata ed elegante aggiunge ulteriore piacere alla lettura di questo ottimo libro.