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Titolo: Irresistibili schermi. Fatti e misfatti della realtà virtuale
Autore: Elena Pasquinelli
Editore: Mondadori Università
Pagine:
Anno edizione: 2012
EAN: 9788861841864
Esistono molti tipi diversi di "schermi". Tra i più recenti all'onore delle cronache, i videogiochi sono un caso esemplare di una pratica che suscita contemporaneamente reazioni di panico e di entusiasmo. I videogiochi sono accusati di provocare dipendenza, di eccitare l'aggressività e si è arrivati fino a ritenerli responsabili della strage di Columbine. E poi si ritiene che i videogiochi, rispetto ai libri, siano stupidi, e rendano stupidi. Ma allo stesso tempo, e su di un tono diametralmente opposto, i videogiochi sono anche al centro di enormi speranze nel mondo dell'educazione: i "serious games" cambieranno il nostro modo di imparare e di insegnare, il "brain training" ci permetterà di tenere il cervello in forma e di imparare meglio per tutta la durata della vita. Cosa c'è di vero in queste opposte, ed estreme, posizioni? Quali strumenti ci permettono di dare un giudizio informato e obiettivo sulle potenzialità, vuoi negative, vuoi positive, dei videogiochi, e degli altri schermi? Resta un'ultima considerazione da fare sull'opposizione che spesso viene fatta tra videogioco (cattivo) e libro (buono). Esistono videogiochi complessi, stimolanti e "intelligenti", tanto quanto esistono libri insulsi. La vera distinzione non è quella che attraversa i media e separa libri e schermi. Ma quella che attraversa contenuti poveri, sciatti, troppo semplici e contenuti capaci di costituire delle sfide per la nostra intelligenza. Etimologia del termine. La parola italiana libro deriva dal latino liber. Il vocabolo originariamente significava anche "corteccia", ma visto che era un materiale |