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a me è piaciuto abbastanza. di solito i romanzi storici sono un genere che riesco a leggere piuttosto scioltamente e così è stato anche per questo. però a volte un pò ripetitivo e troppo maniacale nelle descrizioni! (peggio di manzoni!!)
Questo è tra i miei quattro o cinque romanzi preferiti, un libro che avrò sempre nel cuore. Walter Scott è grande!
Pur avendo letto questo libro solo per motivi scolastici, devo dire che la lettura di ivanhoe non mi ha affatto dispiaciuto. La storia è ben costruita, l’atmosfera molto evocativa. Il fatto che i personaggi siano in un certo senso stereotipati e che il finale sia diverso da come lo si sarebbe aspettato (ivanhoe non sposa rebecca non perché non la ami, ma perché è ebrea) da maggiormente quel carattere disincantato e realistico tipico del romanzo storico. Forse l’unica pecca risiede nella descrizione troppo lunga di dettagli nelle scene maggiormente concitate, cosa che rallenta, in alcuni punti, il ritmo narrativo, rendendo alcuni capitoli eccessivamente pesanti. Un buon libro, senza dubbio, ma non il migliore che abbia mai letto. Se vi piaciono i classici dategli un’occhiata.
Stupendo, uno dei più bei classici che abbia mai letto. Oltre alla trama avvincente offre spunti per capire le travagliate origini del senso nazionale inglese, della stessa lingua, delle peculiarità dell’Inghilterra dell’anno mille rispetto agli altri stati Europei, pur nel comune sentire cavalleresco. Pensavo che Hugo con Notre Dame avesse superato il maestro Scott, ma evidentemente non è proprio così..