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Io non sono credente, ma il libro di Zanotelli mi ha risvegliato da una specie di rassegnata indifferenza. La sua scelta radicale di condividere con i poveri la loro vita e di mettere in discussione il sistema che permette che questi poveri eistano mi è apparsa del tutto esemplare: camminare con i poveri, non limitandosi a fare opera di carità, ma anche e soprattutto di liberazione. I poveri del mondo hanno certo bisogno di aiuto, ma non solo. La struttura economica nella sua logica di sfruttamento indiscriminato ed immorale è una vera bestemmia. La chiesa di Roma spesso dimentica la sua vera, originaria vocazione: quella di dire sì sì e no no, cioè di avere il coraggio di fare affermazioni scomode, destabilizzanti se è in ballo la verità. Alex Zanotelli parla e dice ciò in cui crede, che è ciò in cui credono molti, a prescindere dall’adesione o meno ad una confessione religiosa. Spero che molti leggano il suo libro e si risveglino. «E’ un momento grave questo per l’umanità. Forse uno dei momenti più gravi. Si tratta di vita e di morte per il pianeta, per la razza umana» (Korogocho, pag. 207)
Capolavoro! Lo conisglio a tutti. Se non avete tempo di leggerlo tutto, leggete l capitolo «Il Dio debole». Straordinario
Accanto a pagine estremamente coinvolgenti e drammatiche ho trovato passi in cui a mio parere l’obiettivo primario era quello di fare polemica a tutti i costi. Ne emerge un libro molto diseguale.