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Davvero un peccato. Avevo iniziato il libro affascinato dal titolo e dalla copertina parecchio suggestiva. Alla fine sono rimasto molto perplesso. Quale possa essere l’Abbazia dei 100 peccati, non è dato sapere. Come finisca la storia, non è dato sapere. Le sorti di ben più di un personaggio, appaiono confuse come la nebbia della pianura Padana. Si perdono molti dettagli. Più di una scena appare solo abbozzata, senza quella finezza stilistica che, francamente, mi aspettavo. Quanto allo stile narrativo in se, non saprei proprio dire cosa mi sia rimasto. Meno che mediocre. Ho già in casa il secondo volume, ma non sono certo di volere anche il terzo.
Delusione La trama non convince Il finsle è brusco I passato dei protagonisti,problematico e conflittusle con un padre che rimane non delineato,è solo abbozzato Tutto è improntato a negligenza nei confronti del lettore Perfino il titolo è inappropriato Sono rimasta male per come l’autore ha gettato via occasioni di narrazione Pro bono malum che fine fa? Io ho un’idea,ma forse l’autore ha in mente un certo Ludovico
Una delusione totale! Concordo chi ha già contestato il fatto che la storia si interrompa senza una motivazione logica, se non quella di voler vendere tre libri le saghe sono ben altro e consistono in una trama superiore nella quale i singoli capitoli, comunque, narrano una storia compiuta (e questo lo dico per chi non ha chiaro questo aspetto, nelle recensioni che ho letto). Non credo si possa parlare di truffa in senso stretto, ma di presa in giro ed offesa al lettore - trattato come vacca da mungere - a mio personale avviso sì. Già questo è sufficiente per invogliarmi a non comprare gli altri, sopravviverò benissimo senza sapere come va a finire anche perchè nel complesso mi sembra un libro di mediocre fattura, sia dal punto di vista del soggetto (ormai si contano a migliaia i gialli storici nelle varie lingue, pochi dei quali decenti) sia dal punto di vista narrativo vero e proprio. Detesto fare paragoni nelle mie recensioni, ma se vi capitasse di leggere «il circolo dante» di matthew pearl (ormai datato, se non ricordo male è dei primi anni 2000) vi rendereste conto dell’abisso che esiste tra quello e il libro di simoni, che stavolta mi ha dato l’impressione di aver già esaurito le idee.
Il libro in se non è male, ma devo dire che in effetti è la prima volta che mi trovo a finire di leggere un libro che…..non finisce. Gli altri libri di Simoni, pur facendo parte di una triologia, avevano un inizio e una fine, qui invece, come già lamentato da altri, non c’è alcuna fine, anzi il tutto viene lasciato in sospeso come accade negli sceneggiati televisivi che si interrompono nel momento in cui ti aspetti almeno un piccolo colpo di scena. Questo non significa che non leggerò gli altri, anzi non demerderò! Credo comunque sia un errore che lo scrittore scriva ben tre libri invece di uno solo, se non ci sono conclusioni prima del «terzo» libro. Ad ogni modo libro intressante e ben documentato. Magari era meglio documentarsi un po’ sul finale!!!