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questo è stato il primo libro che ho letto della kalogridis e devo dire che come esordio l’ho trovato meraviglioso. letto tutto d’un fiato (sono arrivata alle 2 di notte pur continuare la lettura) la storia è travolgente, misteriosa, un continuo susseguirsi di enigmi e misteri da svelare. bisogno altresì ammettere che in alcuni punti si rischia di incappare in situazioni surreali, ma anche in quel caso il lettore è talmente coinvolto dalla trama da non pensare ad altro. gli eventi si susseguono copiosamente e si è spinti a voltare continuamente pagina, ma al tempo stesso a non voler mai che il libro finisca. interessante anche dal punto di vista storico. insomma un libro consigliatissimo di cui non vi pentirete.
Semplicemente bello ed appassionante. E’ vero che è tutta una ricostruzione verosimile con qualche défaillance dal punto di vista storico, ma nel complesso se si prende il libro come un racconto, si perdonano gli errori commessi dall’autrice. La trama è avvincente e ben sviluppata: Monna Lisa e l’amore non corrisposto, l’affetto verso il padre, la madre e la sua schiava, le vicende della congiura dei Pazzi, in una Firenze descritta molto bene. Forse quello che manca è un pò di tensione ed azione: anche il finale secondo me è troppo affrettato e non corrisponde a quello che si pensa sia il vero vissuto della Gioconda! Voto: 4/5
Bello. Molto meglio dell’ultimo della Kalogridis, La lettrice di tarocchi, che avevo trovato un po’ noioso soprattutto all’inizio. Qui la scrittura è fluida e coinvolgente, scorrevolissima fin dall’inizio, e cattura il lettore con un sapiente miscuglio di tenerezza, dolore, intrigo e grandi personaggi storici. D’accordo, ci sono delle imprecisioni, ma ne ho viste di peggio, e considerando che durante la stesura del romanzo il marito dell’autrice stava combattendo contro il cancro mi sembra quasi doveroso passarci sopra senza troppo clamore. Mi è piaciuta la ricostruzione delle ragioni per cui Monna Lisa non smette ancora oggi di turbarci col suo sorriso, anche se ho trovato un po’ confusi sia l’incipit, che mescola passato, presente e trapassato con un po’ troppa facilità, sia la fine, a mio parere leggermente affrettata. La narrazione dell’omicidio di Giuliano è pasticciata, con questo misterioso penitente che compare e scompare, e francamente, essendo elemento chiave nel romanzo, gli avrei dato un po’ più di importanza alla fine è invece l’ultimissima parte che non mi ha convinto, troppo sbrigativa e anche qui, parecchio pasticciata (si sa che Giuliano il giovane ha poi sposato una Savoia, come la mettiamo con Lisa e la sua bella prima famigliola?) A parte questo, non posso fare altro che consigliarne la lettura, perché è un romanzo che mi ha davvero, davvero intrigato.
come al solito Kalogridis non delude… bellissiama storia ambientata in un fantastico momento storico del nostro Paese. Come negli altri libri («la regina maledetta» e «alla corte dei Borgia»), c’è il giusto miscuglio tra mistero, storia romanzata e Storia. Un racconto davvero avvincente, scritto molto bene e con tanti personaggi «famosi»! Consigliatissimo!