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Romanzo storico coinvolgente,potente e attuale, a tratti commovente. Vivamente consigliato: la storia raramente si ripete ma ci aiuta a comprendere il presente.
Se Margherite Yourcenar ha scritto le Memorie di Adriano in prima persona, ora abbiamo Giulio Castelli che scrive in prima persona quelle di Diocleziano. E non è a caso che cito questo dettaglio, perché Castelli racconta il personaggio da dentro, e mentre Adriano era un uomo sensibile e dedito all’arte, Diocleziano era un guerriero. La sua vicenda mostra come si può arrivare alla pacificazione attraverso la guerra. Diocleziano mette in ordine tutti i confini dell’impero e regala a Roma un ventennio di pace, che non si verificherà più nei secoli, pochi, a venire. Castelli dedica una parte importante della storia alle riforme, e alle difficoltà che Diocleziano incontra nel vararle, attraverso le resistenze di una burocrazia grassa, viziata e contraria ad ogni cambiamento. Penso a quella di oggi in Italia, che non fa i regolamenti applicativi delle riforme legislative! Nei suoi bellissimi romanzi, Castelli immette frequenti riferimenti all’epoca attuale. Molto interessante la riforma economica, dove il controllo dei prezzi fallisce per una prima volta nella storia. È splendido anche il suicidio, di valore profondamente filosofico, come quello di Socrate. Bellissimo romanzo. Consigliato!