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Libro molto bello!..La storia parla di amore e il sapere che le ha dato suo padre, la violenza e la malvagità degli uomini, la cattiveria, il pregiudizio, l’odio e l’indifferenza da parte della madre e della sorella.
Stucchevole! Talmente intriso di metafore e similitudini da rendere questo esile libro un mattone pesante. Non so quante volte si ripetano le parole «sonno» e «sogni»…talmente tante che ad ogni pagina alla fine la mia attenzione era concentrata solo a contarne la quantità. Assolutamente non un capolavoro che avrebbe meritato l’attenzione di Italo Calvino: il romanzo pare sia stato finalista al prestigioso premio Calvino. Avrei potuto leggerlo in 2 giorni, l’ho tirato per le lunghe per poterlo finire…perciò: NO!
Bello, bellissimo, stupendo!!! Che dire…una storia che ti lascia con l’amaro in bocca e una grande commozione dentro ma che ti trasmette tutta la forza e la passione della protagonista fin dalla prima pagina del romanzo. La storia di una ragazza che lotta che non si piega alla cattiveria e alla malvagità degli uomini, nata con la grande fortuna di un padre meraviglioso che le trasmette amore e sapere e nello stesso tempo la sfortuna della sua perdita prematura che segnerà per sempre in modo tragico la sua vita di bambina e poi di donna.
«L’imperfetta» conquista a metà dell’opera, in cui Catena acquista una caratterizzazione più precisa e decisa. Un mondo crudele quello di Catena, privo di umanità, immerso nel buio esistenziale , tragico e senza speranza di vivificazione. Troppo poco spazio , invece, a quel sentimento di rivalsa verso la vita che l’autrice, alla fine, concede a Catena e lo delinea come rinascita essenziale, una vittoria sul male ricevuto e una speranza per un futuro di recupero di un’umanità negata soprattutto nella negazione di affetti famigliari.