L' innocenza della vita Scarica PDF EPUB

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L' innocenza della vita

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Titolo: <strong>L' innocenza della vita</strong></br></br>
Autore: <strong>Claudio Matarozzo</strong></br></br>
Editore: <strong>Gruppo Albatros Il Filo</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2008</strong></br></br>
EAN: <strong>9788861858466</strong></br></br>

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Nella teologia cattolica, lo stato dell’anima esente da peccato: <strong>innocenza</strong> originale, quella propria di chi è stato creato o è nato senza peccato <br/>Frasi sull'<strong>innocenza</strong>: citazioni e aforismi sull'<strong>innocenza</strong> dall'archivio di Frasi Celebri .it<br/><strong>L' innocenza della vita</strong> è un libro di Claudio Matarozzo pubblicato da Gruppo Albatros Il Filo nella collana Nuove voci: acquista su IBS a 14.45€!<br/><strong>L'innocenza</strong> ha il sapore di un uomo | che difende la verità | e si chiede ogni giorno  che la patria a costo <strong>della vita</strong>. Il diritto protegge <strong>l'innocenza</strong>.<br/>20/07/2015 · Carlota di #Una <strong>vita</strong> muore davvero? Ebbene si, la bambina - figlia di Cayetana e del fratello di German che però quest'ultimo ha allevato come se fosse <br/>Scarica immagini gratis su <strong>Innocenza</strong>, <strong>Vita</strong>, Joy, Ragazzo dalla libreria di Pixabay di oltre 820.000 foto, illustrazioni e immagini vettoriali di pubblico dominio - 851356
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L’utilizzo dell’aggettivo (addirittura in più di qualche caso) messo al posto di verbi e congiunzioni rappresenta una sperimentazione linguistica interessante ma fin troppo difficile da seguire. Ad eccezione della prima parte del testo il secondo e terzo capitolo recuperano meglio in scorrevolezza. Le emozioni la fanno da padrone ed i temi affrontati, se pure messi a nudo con il cuore e forti di un interesse oggigiorno mai perso, appartengono ad un esistenzialismo (volutamente?) caotico. Tentativo di scrivere un «libro diverso» sicuramente apprezzabile anche se il taglio di qualche pagina non avrebbe nuociuto all’intera esposizione del progetto. To.Sa.

Ci ho messo un po’ per leggerlo ma alla fine devo ammettere di esserne rimasto soddisfatto. Le prime quaranta pagine sono piuttosto complesse ma poi tutto scorre via veloce. Parole a volte difficili anche se mi pare di poter riscontrare che ciò sia stato volutamente determinato (ed abilmente messo in atto) dallo stesso autore il lavoro di costruzione psicologica fatto sui principali personaggi è, a mio parere, elevato. Le immagini ed il sangue presenti negli incubi del protagonista riportano vagamente al “pasto nudo” di Burroughs. Qui invece si parla della sofferenza di una persona “drogata” dalla vita, dove è ben evidenziato l’istinto dell’amore (belle le pagine cui a questa parola si cerca di dare un senso diverso dal solito). Alcune frasi sono autentici macigni che precipitano sulle continue ricostruzioni del lettore: un’esplosione di parole impazzite che si ricompongono tutte nell’inatteso finale. Ad un certo punto del racconto ci si sente trascinare dagli eventi descritti sino ad un forte senso di immedesimazione. C’è il peso dell’impotenza davanti alle tante difficoltà della vita. C’è rabbia, passione, disperazione e le assurdità dei moltissimi paradossi esistenziali. Le descrizioni sono d’un realismo quanto mai agghiacciante se non addirittura imbarazzante. Tutto molto intimo. La «professione» di attore a luci rosse che è del protagonista non invade il campo delle sensazioni comuni anzi direi che si tratta di un aspetto marginale della storia (giusto per uno scoppiettante finale dal contenuto decisamente inconsueto). Ancora non riesco a capire come siano potute venire in mente all’autore certe “visioni”: ma non ho dubbi che tra i tanti libri letti, questo, possieda una forza che molti degli altri non hanno.

Il libro è cult! Mi sono trovata a leggere tutti i commenti successivi al mio e non ho potuto fare a meno di riscrivere. Secondo me l’osservazione più appropriata che si possa fare su questa storia tanto semplice quanto incredibile a leggersi è che ti trasmette un forte desiderio di comunicare, di confrontarti con gli altri dopo che lo hai fatto con te stessa, arrivando addirittura a farlo scrivendo. Trovo infatti questo romanzo forte di un certo spessore letterario, nonostante la sofisticata ed a volte pomposa crudezza del linguaggio. Attraverso la parola tutti possiamo finalmente permetterci di denunciare il “peggio” (quello che non muore mai) che gli altri ci impongono di sopportare. Una specie di liberazione intellettuale. Ho scoperto, navigando sul web, di essermi persa la presentazione che l’autore ha fatto di questo romanzo proprio nella principale libreria del quartiere dove lavoro!

Ti travolge e sconvolge. Ti ossessiona e libera. E’ tragico, ironico, melodrammatico, scalcinato e macroscopico. Forse è perché non appartengo alla categoria degli acculturati ma credo di non aver mai letto nulla del genere in vita mia. Un libro che ti trasmette qualcosa, che ti permette di riflettere sulla vita con disincanto. Mi sono sentito trascinare dalle vicissitudini del protagonista come fossero state le mie. Ragionamenti, dubbi e consapevolezze offerti da una penna dalla scrittura forte, visionaria, ricca, possente ed al tempo stesso estremamente realistica. Sono le belle sorprese che solo gli sconosciuti ti sanno dare.

Semplicemente magnifico ed imprevedibilmente superlativo se si guarda al contenuto letterario che la scrittura esprime. Genere di stampo celiniano: tanto reale e materiale, quanto onirico e poeticamente crepuscolare. Premesso che anni fa per ragioni di lavoro ebbi il piacere di conoscere l’autore dal quale venni messa vagamente al corrente dell’esistenza di questo suo manoscritto, mai avrei immaginato di poterlo leggere oggi come un prodotto editoriale finito. La sorpresa è stata ancora più grande avendone trovato avvincente e coinvolgente tutta la storia che, a mio parere, si compone di tre episodi distinti, sapientemente ricollegati in un’unica vicenda ricca di sentimento, buon cuore, tanta rabbia, contestazione, ironia e trascendenza. Un esistenzialismo portato ai limiti del nonsenso. Un’autentica cascata di parole: verbi ed aggettivi usati con un abilità ed una disinvoltura che non invidiano nulla a quelli utilizzati da autori ben più conosciuti ed affermati. Una forza espressiva che riesce ad affrontare argomenti sempre complessi (il libro non è banale, si legge bene, ma è tutt’altro che semplice da «assorbire»): come il male di vivere, le problematiche giovanili, le ingiustizie sociali, amore idealizzato e sesso estremo, istinto e ragione. A parte qualche vaga ombra di maschilismo mi sono sentita piacevolmente stordire dalla disarmante contraddittorietà del protagonista, dal suo disperato smarrimento che, qualche volta, è anche il nostro. Con i miei migliori auguri.