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«Il saggio di Davide Vecchi, come per tutta la produzione di Chiarelettere, fa parlare i fatti in controtendenza a una letteratura che si gingilla spesso con il parlar salottiero. I fatti sono spudorati nella loro secchezza e tracciabilità. Il giornalismo d’inchiesta li inanella così da stimolare il lettore a seguire quella traccia fino a ricostruire il puzzle completo. «L’intoccabile» propone l’ascesa al potere dell’attuale premier come fosse l’ordito di una tela che si compone e si disfa continuamente sotto la spinta di pulsioni interne e stimoli esterni. Non un percorso lineare, ma infinite trame trasversali costituite da contatti familiari e amicali, raccontate da Davide Vecchi con una prosa scarna di aggettivi per evitare la contaminazione del giudizio soggettivo e il rischio d’influenzare il lettore. Il ritratto che emerge mostra un premier veloce soprattutto nel cogliere le occasioni, un carpe diem da centometrista che rifiuta di farsi attardare da questioni morali o di opportunità. Impara presto ad utilizzare il valore dell’esperienza dei vecchi democristiani così come approfitta dei consigli e delle spinte delle persone di famiglia affermate e introdotte nel mondo che conta. Dal modello americano del self made man il premier sembra aver mutuato quel piglio decisionista che trascende l’elaborazione intellettuale tanto quanto la riflessione nel merito delle questioni. L’ambizione pulsante lo spinge oltre i suoi limiti, mentre la sorpresa e la velocità sembrerebbero volgere il tempo in suo favore. Una scalata al potere astutamente programmata, quasi senza intoppi in un parterre politico tradizionale ormai sfibrato un modo di proporsi che affastella forme diverse di comunicazione destinate a creare in acritici sostenitori confusione e disistima verso l’arte del ragionare. Il saggio delinea bene una personalità eccentrica e polivalente. Davide Vecchi consegna ai suoi lettori fatti accertati assieme alla libertà di organizzarli in una visione politica cosciente