|
Trovo che la lettura di questo libro sia un’ufficiale perdita di tempo, la trama è inconcludente, lo stile troppo barocco e rindondante e la lettura penosa. E poi cos’è qst mania di fare gli autori solo per non ammettere che il proprio lavoro è un altro? Lasciamo la penna a chi davvero la sa usare. Sconsigliato
MERAVIGLIOSO! Terzo libro della serie «Black Friars
Cinquecento pagine ricche di intrighi, tradimenti, duelli, lotte di potere e amori contrastati e si arriva alla fine con un’unica esclamazione: già finito? Non vi nascondo che non ne avrò mai abbastanza. Come sempre lo stile di quest’autrice, con la sua ricercatezza e dovizia di particolari ammalia e affascina. Regina indiscussa di questo tomo: Sophia Blackmore. Ultima erede della dinastia più ammirata e temuta, nonché garante della pace tra le creature del Presidio e gli umani, ci delizierà con le sue numerose scappatelle, la sua propensione a cacciarsi nei pericoli e la nascita di un nuovo e improbabile amore per un ragazzo che «ha l’aspetto di un angelo, ma è cattivo come il diavolo». Ah l’amore! Quando cupido scocca le sue frecce non guarda in faccia a nessuno… Il linguaggio è come sempre poetico e le descrizioni dei luoghi e dei personaggi fatte a regola d’arte per sorprendere il lettore con la loro magia… In conclusione consiglio vivamente questo terzo capitolo a chi ha già letto i primi (tra i tre è quello che ho amato di più) e voglio consigliare ancora, a chi non l’avesse ancora letta, di leggere tutta la trilogia per regalarvi ore piacevolissime in sua compagnia. Virginia de Winter resterà sempre una delle autrici che più amo.
Impossibile non rimanere irretiti nella magica ragnatela dell’evocativa, musicale e poetica narrativa di Virginia de Winter. In questo terzo capitolo della saga «Black Friars