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L' ultima estate

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Titolo: <strong>L' ultima estate</strong></br></br>
Autore: <strong>Cesarina Vighy</strong></br></br>
Editore: <strong>TEA</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2012</strong></br></br>
EAN: <strong>9788850228898</strong></br></br>

<p>Da dove arriva la voce di Zeta? Apparentemente dal luogo più inabitabile e muto: la malattia, in quel punto estremo che toglie possibilità, respiro, futuro. Ma è solo apparenza: questa voce proviene dal nucleo più irriducibile e infuocato della vita. Che non tace, non cessa di guardare e amare. E anzi, comincia qualcosa: a scrivere. È fragile l'equilibrio che genera queste pagine. Per Zeta qualsiasi gesto ora è enorme, la fatica non solo fisica è in ogni momento fatale. E i ricordi sono uno squarcio lacerante nella memoria di una vita tenacemente irregolare: la nascita fuori dal matrimonio della "bambina più amata del mondo", l'infanzia sotto le bombe, Venezia splendida e meschina, il primo disastro sentimentale e poi Roma becera e vitale, l'esperienza della psicanalisi, l'avventura del femminismo, il cammino della malattia. E sempre la coriacea e gentile difesa della propria individualità, l'irrisione delle tribù e delle cliniche cui ha rifiutato di appartenere. Così la storia della sua vita scorre laterale, vissuta intensamente ma mai accettata, come non fosse mai meritevole di piena identificazione. Con una lingua nitida, feroce, mai retorica, attraversata da una vena di sarcasmo che non concede nulla alla pietas, questo romanzo d'esordio scritto a settant'anni affronta il più evitato degli argomenti: la sofferenza. Mai, lungo queste pagine, si può dimenticare che l'autrice è malata, gravemente. Però basta uno spiraglio della finestra in cucina a far entrare un platano o un merlo.</p>
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Nell’<strong>estate</strong> del 1914 l’Austria Ungheria ha appena imboccato la strada che la condurrà alla catastrofe. Nella remota città turistica di Gorizia la mobilitazione <br/><strong>L' ultima estate</strong> è un libro di Cesarina Vighy pubblicato da Fazi nella collana Le strade: acquista su IBS a 15.30€!<br/><strong>L'ultima estate</strong> è un film del 2009 diretto da Eleonora Giorgi. Trama. Paolo è un diciottenne che vive a Roma con gli amici Nina e Ciccio. Suo padre, Massimo, è in <br/>Buongiorno lettori e buon Giovedì a tutti voi!! Oggi il Salotto dei libri è lieto di ospitare una tappa dedicata a La mia <strong>ultima estate</strong>, romanzo commovente e in <br/><strong>L'ultima estate</strong> di Joan. 39 likes. "<strong>L'ultima estate</strong> di Joan e altri racconti" è il primo libro di Marco Goi. Scaricalo GRATIS:
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Con la libertà che le viene dall’essere al termine della propria vita, la Vighy ripercorre la propria storia, senza indulgenze con nessuno, e soprattutto con sé stessa, ma anche con l’ironia che rende leggere le cose più «pesanti

Commuove, senza dubbio, questo libro, questa storia. Si tratta di commozione amara, senza sdolcinature, con sprazzi di caustica allegria. E’ una storia guardata e raccontata dalla finestra della malattia: rara, degenerativa, immobilizzante una malattia che si porta via tutto, tranne il cervello che annulla tutti i sensi, tranne uno, l’ultimo, dice Cesarina-Zeta: il senso dell’umorismo. Non aspettiamoci di sprofondare nel romanzesco letterario, qui, ma di navigare a vista nella vita raccontata, che si fa letteratura per necessità. Una visione panoramica da parte di chi, pur con la morte davanti agli occhi e dentro il corpo, ha saputo mantenere uno sguardo lucido, ironico, spietato verso i garbugli dell’umano e un altro infinitamente tenero verso l’innocenza sapiente dell’animale. Pur discontinuo e frammentario, questo racconto ha il grande pregio dell’equilibrio e della schiettezza. Non è autofiction ombelicale, è opera di disincanto e compassione, vita vera. Arriva dritto al cuore e là resta.

Va detto che, malgrado il tema duro, questo romanzo ha comunque una narrazione fortemente ironica che lo rende ancor più capace di intridere l’anima della lettrice di forti emozioni. Grazie Cesarina. Aspettiamo il prossimo! Maria

…che lucidità e che onestà intellettuale:impressionante.

Per essere stato un secondo posto al premio strega, e un vincitore del premio Campiello è un libro davvero davvero molto deludente. Leggo da sempre entrambi i vincitori e concorrenti di questi premi, l’ho trovato privo di forte impatto e di tutta questa nominata profondità…ma dove? l’ho letto perché mi dispiaceva non finirlo (come tutti i libri che leggo) ma se già dai primi 4 capitoli avevo fiutato la delusione dalla tipologia di svolgimento, ho avuto la conferma al termine. Lettori… c’è di gran lunga meglio in giro… con tutto il rispetto per la scrittrice, che è comunque il suo primo libro ma accidenti… non vorrete mica farmi credere che è da Olimpo!?