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Sono un grande estimatore di Cornwell e che mi ricordi non mi è mai successo di recensire un suo libro indicando un voto diverso da 5, in questo caso purtroppo devo dire che l’impressione non è altrettanto positiva. La trama, l’ambientazione ed il riferimento storico, originale e da me poco conosciuto, sono comunque interessanti, ma nessuno dei personaggi ha uno spessore comparabile a quello degli altri suoi romanzi, alcuni aspetti e considerazioni sono ridaditi così tante volte nel corso del racconto da far venire il dubbio che il testo non sia stato sufficientemente verificato prima di pubblicarlo, le battaglie tra le due flotte per quanto suggestive sono descritte con una terminologia molto tecnica che ne fa perdere una buona parte di comprensione a chi non è addetto ai lavori. Un libro comunque che leggere non è tempo sprecato, anche se da Cornwell mi aspetto di meglio.
Mi dispiace davvero tanto, sono un ammiratore di Cornwell, ho letto praticamente tutti i suoi libri e ne sono rimasto sempre molto soddisfatto. Ma questo libro l’ho trovato pessimo, non sono riuscito nemmeno a finirlo . Troppi nomi e l’uso di un eccessivo gergo marinaresco lo rendono difficile da seguire. Mi dispiace ma ha completamente toppato.
Bel romanzo che «cala» il lettore in un contesto storico (la guerra per l’indipendenza statunitense) non molto utilizzato dagli scrittori di romanzi storici.Non ho capito perchè il «quarto di copertina» dipinga come protagonista il giovane John Moore, quando in realtà, è «uno» dei protagonisti..e forse neanche il più importante. Consigliato.
Strano ma vero, pur essendo Cornwell sicuramente tra i miei autori preferiti (ho letto complessivamente ventiquattro libri dello scrittore britannico) mi sono reso conto di non aver ancora mai scritto una recensione su di lui. Comincio quindi con l’ultimo arrivato, «l’ultima fortezza