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L' unicità della biologia. Sull'autonomia di una disciplina scientifica

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Titolo: <strong>L' unicità della biologia. Sull'autonomia di una disciplina scientifica</strong></br></br>
Autore: <strong>Ernst Mayr</strong></br></br>
Editore: <strong>Cortina Raffaello</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2005</strong></br></br>
EAN: <strong>9788870789911</strong></br></br>

<p>Questo libro costituisce il testamento spirituale di Ernst Mayr, colui che per i contributi forniti in anni di appassionata ricerca è stato definito "il Darwin del ventesimo secolo". Vicinanza dell'essere umano agli altri animali, evoluzione dell'intelligenza e della cultura, confutazione del razzismo e possibilità di vita su altri mondi: sono questi alcuni dei temi trattati nel volume.</p>
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<strong>L' unicità della biologia. Sull'autonomia di una disciplina scientifica</strong> è un libro di Ernst Mayr pubblicato da Cortina Raffaello nella collana Scienza e idee <br/>Scopri <strong>L'unicità della biologia. Sull'autonomia di una disciplina scientifica</strong> di Ernst Mayr, C. Serra: spedizione gratuita per i clienti Prime e per ordini a partire <br/><strong>L' unicità della biologia. Sull'autonomia di una disciplina scientifica</strong> è un Libro di Ernst Mayr, pubblicato da Cortina Raffaello. Leggi le recensioni degli utenti <br/>Compra il libro <strong>L'unicità della biologia. Sull'autonomia di una disciplina scientifica</strong> di Ernst Mayr  lo trovi in offerta a prezzi scontati su Giuntialpunto.it<br/>Avvocati.it è stato il primo portale italiano sul web, interamente dedicato ai servizi per gli studi legali. Nato nel 2000, per rispondere alle esigenze in costante 
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Nel libro di Mayr mi hanno colpito due considerazioni: la prima relativa alla filosofia della biologia come filosofia indipendente e l’altra quella della forte opposizione all’ipotesi di forme di vita intelligenti oltre alla nostra. Poiché non condivido le posizioni espresse cercherò di darne brevissima motivazione. 1) La filosofia della biologia come filosofia indipendente appare contraddittoria in sé in quanto nessuna disciplina scientifica,a ben pensare, è indipendente dalle altre ma è influenzata e influenza le stesse. Semmai è auspicabile pervenire a un’unificazione della filosofia della Scienza nel rispetto delle peculiarità, interconnessioni e complessità, che caratterizzano ciascuna «componente». 2) Esistenza o meno di forme di intelligenza diverse dalle nostre: Mayr con sbrigative considerazioni sulla questione conclude, in maniera alquanto discutibile, che non è pensabile che esistano altre forme di vita intelligente oltre la nostra e che comunque « … per l’uomo è assolutamente irrilevante che, … , possano esistere forme di vita, addirittura intelligente. …» Mi chiedo: perchè l’esistenza di altre intelligenze dovrebbe essere irrilevante? A me pare anzi improponibile pensare che l’Uomo sia l’unica forma intelligente perchè se così fosse allora la sua presenza sarebbe un’anomalia del «Sistema universo». Ritengo invece che quando si parla di forme di vita intelligenti (e non si distorce, come fa Mayr, il significato dell’affermazione di Sagan che «più intelligente è meglio») non si possa solo considerare la vita così come oggi noi la conosciamo. Peccato che non sia più possibile acquisire il parere di Mayr su quanto precede e avere la sua replica, magari totalmente negativa, ma assolutamente personale. ing. Mario Frascati - Livorno

Nel libro di Mayr mi hanno colpito due considerazioni: la prima relativa alla filosofia della biologia come filosofia indipendente e l’altra quella della forte opposizione all’ipotesi di forme di vita intelligenti oltre alla nostra. Poiché non condivido le posizioni espresse cercherò di darne brevissima motivazione. 1) La filosofia della biologia come filosofia indipendente appare contraddittoria in sé in quanto nessuna disciplina scientifica,a ben pensare, è indipendente dalle altre ma è influenzata e influenza le stesse. Semmai è auspicabile pervenire a un’unificazione della filosofia della Scienza nel rispetto delle peculiarità, interconnessioni e complessità, che caratterizzano ciascuna «componente». 2) Esistenza o meno di forme di intelligenza diverse dalle nostre: Mayr con sbrigative considerazioni sulla questione conclude, in maniera alquanto discutibile, che non è pensabile che esistano altre forme di vita intelligente oltre la nostra e che comunque « … per l’uomo è assolutamente irrilevante che, … , possano esistere forme di vita, addirittura intelligente. …» Mi chiedo: perchè l’esistenza di altre intelligenze dovrebbe essere irrilevante? A me pare anzi improponibile pensare che l’Uomo sia l’unica forma intelligente perchè se così fosse allora la sua presenza sarebbe un’anomalia del «Sistema universo». Ritengo invece che quando si parla di forme di vita intelligenti (e non si distorce, come fa Mayr, il significato dell’affermazione di Sagan che «più intelligente è meglio») non si possa solo considerare la vita così come oggi noi la conosciamo. Peccato che non sia più possibile acquisire il parere di Mayr su quanto precede e avere la sua replica, magari totalmente negativa, ma assolutamente personale.