|
Una vera sorpresa !!! A torto considerato un libro minore , ma qui il livello è altissimo ed il finale è quanto di piu’ sorprendente mi sia capitato di leggere. Consigliatissimo !
In questo romanzo ho trovago un Saramago che sfruttando la pur apparente futilita’ ed improbabilita’dell’ argomento, con un ritmo ipnotico, sincopato e psicotico mi ha portato in un abisso, in quella stessa spirale perversa che, loro malgrado, ingoia, senza esclusione, tutti i personaggi della storia. Un thriller psicologico dal finale del tutto inaspettato che tiene incollato alle pagine perché qui tutto è imprevedibile. Non do il massimo dei voti solo perché, ‘stile Saramago’ a parte che personalmente apprezzo, soprattutto all’ inizio, ho trovato la narrazione piuttosto faticosa ma lo sforzo di andare oltre è stato premiato appieno, ed anzi, forse la difficoltà di lettura può anche risultare funzionale a rappresentare meglio il travaglio, lo sconvolgimento interiore del protagonista.
Ho cominciato a leggere Saramago solo alcuni mesi fa, il primo è stato « l’ intermittenza della morte» L’ ultimo «L’ uomo duplicato».Ritengo abbia una scrittura unica, mi sono appassionata subito nonostante la difficoltà, a volte, di capire chi stava parlando, poi ho capito il suo stile. Ho trovato questo libro molto intrigante, l’ultima parte poi l’ ho trovata appassionante come un giallo, mi è presa una vera frenesia di vedere come andava a finire e ho chiuso il libro finito alle 2 di notte! Leggere è bello, leggere Saramago è bellissimo! Ho letto diversi libri di diversi autori, ma, senza togliere niente agli altri, Saramago è veramente speciale.
Ingredienti: la scoperta di un sosia da parte di un grigio professore di storia, il disordine mentale di entrambi a seguito della scoperta, le incursioni dell’uno nella vita dell’altro, le conseguenze delle incursioni sulle rispettive donne. Consigliato: a chi ama rispecchiarsi ogni giorno nella propria identità e nel senso comune, a chi gradisce storie distopiche in stile calviniano-pirandelliano.