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Di certo non bello come I pilastri della terra e Mondo seza fine ma comunque leggibile.
Un romanzo pazzesco. Fa perfettamente capire i vari punti di vista, diversi in base alla nazione. I destini di 5 famiglie si intrecciano di continuo in strane e bellissime storie d’amore. Un’insieme che fa capire l’assurdità della guerra. Un romanzo che ti prende dalla prima all’ultima pagina. Lo consiglio assolutamente.
Grande delusione. Pagine e pagine di nulla. Nessuno scavo reale della storia, nessuno spessore reale dei personaggi. Nessuna reale vicenda che possa reggere la struttura del romanzo. Un libro di plastica. Finto. Si prenda a confronto un’altra grande e vasta epopea della guerra: Vita e destino di V.Grossman. Lì si che riesce il gioco di raccontare le vicende di una serie di personaggi sullo sfondo dei grandi eventi e delle grandi tragedie. Con Follett si ha un’idea artefatta, strumentale e sempre troppo piatta. O personaggi neri o personaggi bianchi. Mai uno scavo profondo. Peccato perché il talento di scrittura di Ken Follett è stato a tratti strabiliante. Ma questo l’avrà scritto davvero lui? o è solo l’assemblaggio di contributi di tanti collaboratori? un’operazione commerciale di tale portata ha forse oramai poco a che fare con la letteratura e con l’ingegno di una sola persona.
A me il romanzo e’ piaciuto molto. Certo, che il giudizio e’ molto soggettivo. Ho letto tutti i commenti, soprattutto quelli che gli davano i voti bassi. Ci sono tanti che dicevano che I pilastri della terra e’ un capolavoro e migliore della Caduta dei giganti. Invece, io non considero I pilastri un capolavoro. Anzi, nonostante che sono un’amante della storia medioevale l’ho trovato noioso, coi personaggi piatti e a volte anche sgradevoli. Invece, la Caduta l’ho trovato piu’ bello, molto scorrevole e affascinante. Magari, perche’ sono di nazionalita’ ucraina e sono nata nell’ Unione Sovietica e conosco molto bene la storia dell’impero Russo. Ho letto il romanzo ad un fiato e sono stata molto appassionata dai personaggi come sia maschili che femminili. Qualcuno ha scritto che Follett non e’ Dostoevskij. ( meno male!) Sono stata proprio stupita, che agli italiani piace questo scrittore russo, che era obbligato da studiare nelle scuole sovietiche. Ma era una noia moratale! Come Lev Tolstoj. Ad esempio « Anna Karenina» non sono riuscita a leggerlo ne’ in russo ne’ in italiano.