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La caduta dell'impero romano. Una nuova storia

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Titolo: <strong>La caduta dell'impero romano. Una nuova storia</strong></br></br>
Autore: <strong>Peter Heather</strong></br></br>
Editore: <strong>Garzanti Libri</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2008</strong></br></br>
EAN: <strong>9788811680901</strong></br></br>

<p>La caduta dell'impero romano è da sempre uno dei più affascinanti enigmi della storia. Roma disponeva di una formidabile forza militare ed economica, su un territorio immenso, che si estendeva dal Vallo di Adriano ai confini con la Scozia fino all'Eufrate, dall'Africa settentrionale al Reno e al Danubio. Era una macchina perfetta e collaudata, con una rete capillare di strade e di fortezze, ricche città e una organizzazione amministrativa per certi versi insuperata. Tra la battaglia di Adrianopoli nel 378 d.C. e la deposizione dell'ultimo imperatore Romolo Augustolo nel 476 d.C., la superpotenza più longeva della storia venne sconfitta e occupata da bande di invasori "primitivi", distrutta da barbari ritenuti quasi incapaci di organizzazione e di pensiero razionale. Come è potuto accadere? Le ricostruzioni più diffuse hanno dipinto una civiltà decadente e corrotta, troppo "civilizzata" e magari indebolita dal cristianesimo. Ma a giocare un ruolo determinante furono anche semplici dettagli, come gli archi degli unni, più lunghi e potenti di quelli dei nemici, e il carico fiscale imposto dalla capitale alle province. Con una narrazione ricca di episodi e personaggi memorabili, Peter Heather confuta i luoghi comuni, mettendo a frutto le sue competenze economico-militari e le sue approfondite conoscenze sui barbari, ricostruendo in maniera brillante e persuasiva gli scontri e le battaglie, ma anche i tentativi di integrazione alle frontiere dell'impero.</p>
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Bello. Interessante. Attuale, come ogni buon libro di storia. E poi, oltre ad essere ben scritto, ha il merito di indagare un periodo storico tanto cruciale e affascinante, quanto ignorato e mal studiato nelle aule scolastiche, troppo concentrate sui secoli centrali della storia di Roma.

Non essendo uno storico (ma solo un appassionato di storia) non mi sento in grado di appoggiare o contestare le «tesi» sostenute in questo libro. Tuttavia ammetto di essere un poco scettico sul fatto che sia possibile trovare «delle cause» per quei fenomeni che ci mettono centinaia di anni ad esplicarsi. Ed il caso del declino (ed alla fine, del crollo) dell’Impero Romano d’Occidente appartiene proprio a questa categoria. Assegno il massimo dei voti a questo libro perchè ritengo che sia riuscito perfettamente a «rendere l’atmosfera» che «si respirava» in Europa nel IV e V secolo. La narrazione è davvero intrigante e non risulta mai - ma proprio mai - noiosa la lunghissima elencazione dei fatti, dei personaggi, delle date, delle cause, delle conseguenze non sborda affatto nella pedanteria. Sì, rende l’atmosfera alla perfezione non essendo un romanzo ma un (rigoroso) testo divulgativo, questa è stata davvero una piacevolissima sorpresa. Consigliatissimo!

Ottimo libro, molto discorsivo, si lascia leggere volentieri. Espone interessanti teorie sulla caduta dell’impero romano (al di là delle solite invasioni barbariche e della decadenza dei costumi) d’ccidente sicuramente nuove e da approfondire. Per un appassionato della storia di Roma antica può esssere un libro interessante.

Molto bello, sembra a tratti di leggere un romanzo. Heather ha la caratteristica tipica degli storici inglesi di saper «raccontare» le vicende storiche senza annoiare ma anche senza cadere nel macchiettismo. Lo consiglio vivamente a tutti quelli che volgiono avvicinarsi a un periodo affascinante della nostra storia.

Bellissimo:argomenti trattati, scrittura piacevole ed accattivante, tesi non banali ma fondate su solide argomentazioni. Se tutti i libri di storia fossero sritti ed argomentati così…..