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La canzone del sangue. Le indagini del commissario Ponzetti

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Titolo: <strong>La canzone del sangue. Le indagini del commissario Ponzetti</strong></br></br>
Autore: <strong>Giovanni Ricciardi</strong></br></br>
Editore: <strong>Fazi</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2015</strong></br></br>
EAN: <strong>9788876257643</strong></br></br>

<p><br><b>Giovanni Ricciardi torna con un nuovo, appassionante romanzo d’ambientazione siciliana. </b><br><br> <i>«C’è una Roma per turisti e c’è la Roma che vive, quella vera. Il modo migliore per capirla è seguire il commissario Ponzetti nelle sue passeggiate del corpo e dello spirito»</i> Marco Malvaldi <br><br> <i>«Ritorna come un vecchio amico il commissario Ponzetti, poliziotto dal cuore e dall’anima grandi, riflessivo e posato ma spesso imprevedibile».</i> Antonia Arslan<br><br> La sesta indagine del commissario Ponzetti esce per una volta dai confini della Capitale attraverso un enigma legato a una nota canzone popolare: Vitti na crozza. Al centro del mistero che coinvolgerà gli Arnone, un’antica famiglia di proprietari di miniere di zolfo, c’è la paternità del brano, famoso in tutto il mondo, che viene messa in discussione da un giovane musicologo, studioso di tradizioni popolari. Sembra che la sola persona a conoscere la verità sulla reale identità dell’autore sia la bella Annamaria, l’unica all’interno della famiglia a non avere lo stesso sangue degli Arnone, essendo moglie dell’ultimo discendente della casata, ora intenzionato a divorziare. Della vicenda e della donna, musicista per passione e talento, viene a conoscenza il nostro commissario, in vacanza al Sud, che sarà implicato, suo malgrado, in un groviglio familiare, in un omicidio e in un’indagine in cui musica, vecchi rancori e persino un delitto mai punito emergeranno anche a distanza di molti anni dai fatti narrati. Con il consueto piglio e una storia ai contorni sfumati e con l’intervento “laterale” ma decisivo di un altro celeberrimo commissario, Giovanni Ricciardi torna a raccontarci di nuovi e vecchi intrighi, sullo sfondo di una terra affascinante e segreta: un viaggio tra passato e presente che coinvolgerà tre generazioni di personaggi.</p>
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Etimologia del termine. La parola italiana libro deriva dal latino liber. Il vocabolo originariamente significava anche "corteccia", ma visto che era un materiale 
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E’ il primo romanzo che leggo di Ricciardi e anche se la trama è buona non mi ha convinto. Amo i gialli che fanno descrizione della realtà in cui si svolgono o che spiegano la provincia alla Maigret per intenderci oppure alla Montalbano o dei vecchietti del bar lume o meglio ancora delle inchieste del commissario Ricciardi di De Giovanni e forse proprio per averlo trasportato dalla sua Roma in Sicilia che non va. Inoltre è troppo il gioco tra personaggi di carta. Mi riprometto di leggere qualcuno più vecchio