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In fondo Russel dice una cosa sola in questo libro: per essere felici bisogna essere felici. Se si è tristi non si è felici. Ma va? Non lo sapevamo! Ci voleva un profeta dell’ ateismo come lui per rivelarci questa nascosata e sconvolgente verità. Ma per favore…mentre lo leggevo mi veniva in mente la scena finale del film «Un povero ricco» con Renato Pozzetto: «in fondo si può essere felici anche da poveri…basta avere tanti soldi!».
è un libro che non va letto ma studiato,ognuno nella sua vita dovrebbe leggerlo per raggiungere la felicità.CAPOLAVORO
Trovo questo saggio davvero alla portata di tutti , molto utile, come un manuale da sfogliare ogni tanto quando compare la necessità di avere un consiglio da una persona saggia quale doveva essere Rassel. Penso che faccia parte della mente matematica l’essere così razionale e pratico,arrivando sempre puntuale al nocciolo delle questioni quotidiane. La sua capacità è quella di dare un visione più obiettiva delle varie situazioni, rendendoci partecipi di stati d’animo che sono comuni a molti uomini come conseguenze naturali dell’evolversi della vita.
Straordinario come sempre Russell coglie perfettamente i punti di crisi dell’uomo medio nella società occidentale. Esplora efficacemente ogni causa di infelicità e le proprietà che una vita deve avere per essere una vita felice. Questo libro può cambiarvi può aiutarvi a cambiare il vostro punto di vista sulla vostra vita e a reagire per cambiarla in meglio o adeguarsi ad essa la dove una visione distorta di essa ve lo impediva. E’ quanto di meglio si può desiderare, questa lettura, per chi soffre di tutti quei piccoli e grandi problemi che rendono il vivere odierno piuttosto difficile. In una parola : Leggetelo.