|
E’ molto facile bocciare quest’opera di Carrisi solo per il semplice fatto che non è il solito Carrisi. La donna dei fiori di carta è un racconto poetico, profondo, malinconico, grottesco. E, soprattutto, è molto ben scritto. Un Carrisi insolito tutto da scoprire e assaporare, stilisticamente elegante, narrativamente originale.
libro ben strutturato con una narrazione fluida ed avvincente. peccato per il finale, a mio modesto parere, un po’ «tirato via». ma essendo la prima opera che leggo di Carrisi mi ha comunque incuriosito a leggere altro dell’autore.
Mi sono innamorata di questo romanzo sin dalle prime pagine, mi sono piaciuti i personaggi, la trama, la storia originale che ti cattura subito l’interesse e non ti lascia più andare finchè non si arriva alla fine della narrazione. Io lo consiglio vivamente…non è un giallo ma qualcosa di misterioso c’è, non è un romanzo sentimentale anche se l’amore è presente…è un racconto bellissimo che merita di essere letto!!!!
«La prima volta che ho sentito la storia di Otto Feüerstein mi sono detto che sarebbe stata perfetta per un thriller. Mi sbagliavo. Perché questo è un noir. La storia con cui ho cercato di dare una risposta all’enigma, prima di diventare un romanzo, ha avuto molte vite. È stata un monologo musicale per il teatro, un soggetto cinematografico, un racconto durante una lunga notte in mare, una dichiarazione d’amore». Questo abstract, dalla nota finale dell’autore, è il riflesso del mio pensiero. La donna dei fiori di carta mi è parsa storia forzata, poco ispirata e di difficile classificazione. Un grottesco noir, scritto certamente bene e coi tempi giusti, ma che non lascia niente. Tante bizzarre storie nella storia tutte o quasi fini a se stesse, narrate più per dovere che per piacere. Non nascondo, ahimè, che mi ha fatto pensare all’Ombra del vento, dandomi l’impressione di un racconto concepito con l’intento di trascinare il lettore in un mistero intriso di magia e poesia che finisce solo per svanire in una densa coltre di fumo? Si procede nella speranza di un colpo di scena finale che non arriva e quelli che avrebbero dovuto esserlo lasciano basiti. Il mio istinto diceva di non acquistarlo scelta saggia dacché al termine del libro, altrimenti rimediato, mi sono chiesto che storia voleva essere questa, di chi si voleva raccontare e perché. Io non ne ho compreso il senso. Comunque, non era questo il Carrisi di carta che mi interessava leggere, nonostante sia dimostrata una buona palestra di stile.