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Si tratta del secondo romanzo che leggo di Claude Izner. Il primo, «Il mistero di Rue des Saints Pères» mi aveva abbastanza deluso per la sua semplicità e banalità. Mi ero però affezionata ai protagonisti, in modo particolare a Victor e a Joseph, quindi ho voluto leggere il secondo romanzo della serie. Ho certamente apprezzato maggiormente l’opera. La lettura è senz’altro poco impegnativa, ma ho potuto notare maggiore fluidità e un alone di mistero, assente nel precedente romanzo. Degne di apprezzamento le descrizioni degli scorci parigini.
Aggrovigliato e affannoso, un guazzabuglio di eventi e di indizi che solo verso la fine assumono consistenza. La seconda indagine del libraio Legris non è all’altezza della precedente
Mi è piaciuto moltissimo perchè a far da sfondo a questo libro c’è la Parigi di fine ‘800.Tutti luoghi sono stati descritti accuratamente,mi è sembrato di essere lì. Claude Izner scrive molto bene, la trama del libro è semplice ma piena di colpi di scena, non si vorrebbe smettere di leggere!!!
«Le sorelle dei delitti» non deludono mai, anche in questo romanzo si vivono le atmosfere nostalgiche della Parigi di fine ‘800. Tra artisti di ogni tipo, i bassifondi, gli appartamenti di lusso. La vita dell’epoca e della città è ricostruita attraverso le vicende dei vari personaggi. La storia è molto avvincente e ben costruita, anche se in qualche punto pecca un po’ di ingenuità. Un libro che consiglierei a chi si avvicina per la prima volta al genere giallo.