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Un grande affresco, opera di un eccellente pittore.La saga di una famiglia ebraica che vive a Varsavia, dagli inizi del Novecento fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Anche per chi non è ebreo e non riesce a cogliere interamente la ricchezza e tutte le sfumature e i richiami presenti nel testo, è senza dubbio un’opera notevole. La Commedia Umana che si svolge davanti ai nostri occhi, con molti personaggi e svariate tipologie di vita, ci descrive - grazie alla magistrale scrittura di Singer - i temi dell’umanità che hanno un valore universale: la vita, l’amore, l’amicizia, la morale pubblica e privata, la ricerca di Dio, la morte. Da leggere.
Libro interessante soprattutto per come ricostruisce la vita dei villaggi- comunità ebraiche dell’inizio del ‘900 nell’Europa Orientale. La loro «abitudine» ad essere accusati di ogni male, le continue persecuzioni ed i pogrom subiti, gli spostamenti di massa, l’abbandono delle case, dei villaggi, delle loro vite, subiti ben prima dell’avvento del nazismo. La storia della famiglia Moskat si dirama, si spezza, si ricompone, tra apostasia e ortodossia. Il personaggio più complesso e più moderno è sicuramente ASA HESHEL la sua continua insoddisfazione, la sua ansia di risposte e allo stesso tempo l ‘incapacità di essere fautore della propria vita lo rende l’archetipo del male di vivere dell’uomo contemporaneo.
Un libro stupendo, non colpi di scena, non storia appassionante, non fiato sospeso…eppure questo libro mi ha preso completamente, tanto che, quando l’ho finito, ne sono rimasta delusa perchè avrei voluto continuasse.
Non fatevi impressinare se è lungo e se è scritto in caratteri piccoli. La storia scorre,anche se forse avrebbe dovuto concentrarsi di più sui due protagonisti. Comunque uno spaccato interessante della vita e della cultura ebraica,almeno per me che non conoscevo nulla o quasi sull’argomento.