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Ho letto altri di libri di Cervo e ne sono sempre rimasto soddisfatto, ma stavolta mi ha un po’ deluso. La storia è più che altro un collage di eventi che capitano a una moltitudine di personaggi eterogenei, legati dalla vicenda che si svolge sullo sfondo ma fondamentalmente slegati tra loro al punto che la lettura è spesso monotona e si trascina senza un vero e proprio plot. Inoltre il ritmo è lento, i dialoghi sono troppo lunghi e le descrizioni lo sono ancora di più, col risultato di appesantire una storia che già di per sè è priva di ritmo. Mi aspettavo la classica dose di personaggi granitici e battaglie epiche, ma il titolo del romanzo è fuorviante (di legionari se ne vedono ben pochi e di battaglie ancora meno) sicchè alla fine resta ben poca carne al fuoco. Salvo solo la consueta eccellente accuratezza storica, visto che Cervo scrive con evidente cognizione di causa, ma per il resto non posso che dirmi deluso.
Egregio sig guido cervo le faccio i miei complimenti . Ho trovato per caso un suo libro in un mercatino 5 anni fà dopo di chè sono andata in libreria e li ho comprati uno a uno . Il primo libro è stato il legato romano che gentilmente mi ha autografato . Devo dire che mai mi sono commossa nel leggere ma con i suoi libri è successo: grazie. Aspetto con impazienza il prossimo.
devo dire che mi piaciuto molto piu del legato romano, molto scorrevole, avvincente soprattutto nella parte finale. Molto bello e originale il finale con l’immagine del falco che osserva dall’alto la vita che riprende sul lago delle cicogne. Bravo Cervo
Molto bello sopratutto nella parte finale, quando si svolge la controffensiva dell’esercito imperiale. Secondo il mio parere questo romanzo è superiore al «legato» il quale nella parte conclusiva invece è poco convincente. Questo volume è sempre molto appassionante nella trama ed in più è capace di trasmettere in diversi passaggi le tante «umanità» che i personaggi incarnano nelle loro vicende. Un difetto? Lo stile dell’autore, in alcuni casi troppo semplice, quasi di tipo fumettistico, spesso si sente l’esigenza di una scrittura maggiormente elaborata dal punto di vista linguistico, un vero peccato, in quanto renderebbe questi romanzi dei piccoli capolavori!!!