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La libertà ritrovata. Come (continuare a) pensare nell'era digitale

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Titolo: <strong>La libertà ritrovata. Come (continuare a) pensare nell'era digitale</strong></br></br>
Autore: <strong>Frank Schirrmacher</strong></br></br>
Editore: <strong>Codice</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2010</strong></br></br>
EAN: <strong>9788875781644</strong></br></br>

<p>La presenza pervasiva di Internet e la sua crescita esponenziale degli ultimi anni hanno fatto sì che oggi chiunque abbia accesso a un flusso di informazioni ininterrotto e in continuo aggiornamento. Accanto agli indubbi vantaggi di questa rivoluzione culturale - collaborazione delle comunità online, democraticità della produzione, condivisione di contenuti - convive però un "lato oscuro": la corsa frenetica per fare propria e immagazzinare questa mole enorme di dati sta modificando (e non in meglio) il nostro approccio cognitivo, addirittura la nostra modalità di lettura, che cerca inutilmente di adeguarsi alle capacità e ai ritmi inumani dei motori di ricerca. Il rischio, sostiene Schirrmacher, è quello di disimparare a pensare, a interpretare criticamente: invece di dominare le informazioni, ne siamo travolti e ne diventiamo schiavi. L'uomo deve difendere i tratti peculiari della sua natura, che lo rendono unico e libero: emozione, fantasia, creatività, capacità di ragionamento, concentrazione, talento. Solo riscoprendo l'elemento incalcolabile della mente umana avremo la chance di governare, e non di subire, la simbiosi con l'ambiente tecnologico in cui viviamo. Prima che Google ci dica quale concerto andare a vedere, o quale donna sposare.</p>
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Anche a Roma esistevano grandi biblioteche, inizialmente private, come quelle famose di Attico e di Lucullo. La prima biblioteca pubblica fu quella istituita sull <br/>Etimologia del termine. La parola italiana libro deriva dal latino liber. Il vocabolo originariamente significava anche "corteccia", ma visto che era un materiale <br/>PENSIERO LIQUIDO E CROLLO DELLA MENTE. Verso un sentire pensante. Il corpo nell’epoca della Transnaturalità elettronica. di Gaetano Mirabella<br/>Alcuni dicono che . quando è detta. la parola muore. Io dico invece che. proprio quel giorno. comincia a vivere. Emily Dickinson, Silenzi: 1212<br/>L’idea che sia necessario lavorare 8 ore al giorno come dipendente per guadagnarsi da vivere non è mica naturale come vogliono farti credere  anzi, a dirla tutta <br/>Il sistema di accoglienza è una bomba. La miccia chi ce l'ha? di Mariapaola Vergallito. Quello che è accaduto e che, anzi, sta accadendo da tempo a Chiaromonte, un <br/>Cleoth e Arkh: un amore al tempo dei Tolomei. Categoria principale: Rivista Categoria: Recensioni Pubblicato Domenica, 12 Aprile 2015 09:57. Un romanzo che davvero si <br/>Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.<br/>Mongolia News, Viaggi, Itinerari, Arte, Viaggio, Storia, Tradizioni, News, Gengis, Khan, Naadam, Religione, Musica, Geografia, Economia, Fauna, Flora, Dinosauri, Yeti 
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La Libertà ritrovata è uno dei migliori libri che abbia letto nel 2010. Scoperto per caso, mi ha così appassionato da divorarlo in meno di 48 ore. Cosa mi ha attratto? Il modo semplice e coinvolgente con cui l’autore descrive il rapporto che abbiamo con Internet e con il computer, aprendo spunti di riflessione sui problemi quotidiani che viviamo un po’ tutti (calo di concentrazione, perdita di attenzione, dimenticanze), immersi in un flusso continuo di informazione (email, SMS, Twitter, feed RSS, aggiornamenti di stato, messenger) che spesso ci travolge e ci affoga. Franck Schirrmacher è molto bravo nell’aprirci gli occhi su momenti di vita vissuti capitati a molti di noi (certamente a me) e a collegare questi banali fenomeni in un disegno più complessivo, grazie ad un insieme di studi scientifici puntuali e originali. Curioso poi come venga citato Surplus Cognitivo, appena letto, e Alan Turing, nominato anche in un altro libro letto recentemente (Tu non sei un Gagdet). Il volume apre tanti punti interrogativi ma offre anche qualche suggerimento per venirne a capo.