|
Il primo libro che leggo di Grange, sicuramente ne leggerò altri!! Dopo un inizio molto psicologico, la storia diventa un autentico proiettile…adrenalina pura, con stati puri di terrore!! Da leggere…
Il mio voto per questo libro è appena sufficiente, testo lento che non mi ha mai convinto, scontato ed abbastanza inverosimile, un finale veramente poco piacevole mi dispiace criticare questo autore che tra l’altro è tra i miei preferiti, ma questo racconto non ha proprio nulla a che vedere con altre sue pubblicazioni, decisamente superiori.
Grangè e’ un maestro dell’horror pur non essendo un grande scrittore. Lo stile delle descrizioni e la qualita’ dei dialoghi non sono certo gran che ma la sua abilita’ nell’avvincere emotivamente il lettore con temi che toccano i suoi istinti «primordiali» (orrore, sangue, violenza, follia) e’ indiscutibile. Questo e’ sicuramente un talento, come quello di registi come Dario Argento.
Con questo libro ho terminato la lettura dell’opera omnia di Grangé. Il massimo dei voti va dunque all’intera produzione dello scrittore. Le ambientazioni «esotiche» e spesso inedite, i personaggi allucinati e allucinanti, le invenzioni e le situazioni sempre nuove ed al limite dell’umana immaginazione, il ritmo incessante degno di un treno in corsa lanciato verso un ponte pericolante. Faccio spesso fatica ad appassionarmi ad un thriller che non sia scritto da questo autore, tanto mi ha suggestionato e inebriato. Grande Grangé !!!