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Se lo state leggendo continuate … se lo dovete cmprare «pensateci». L’operazione economica a monte,non è sicuramente all’altezza dell’opera.Come canovaccio di un film, sarebbe ottimo, ma come libro non decolla, nonostante devo dire che si legga molto facilmente. Nonostante la trama sia convincente, mi sono trovato di fronte ad un volume poco studiato, poco curato, e con troppe incongruenze(sia geografiche che temporali), che portano il lettore in alcuni punti a dei buchi narrativi difficili da colmare. Anche il genere infatti non è ben definito, un misto fantasy, gotico thriller, romanzo storico…mah?! Si ha l’impressione che il volume sia stato scritto da un principiante con ottime prospettive, ma con molta strada ancora da fare. 2/5, per l’idea di base, con la speranza di una sufficienza nei prossimi volumi della saga!! MANCANZA GRAVE: UNA MAPPA CHE NON AIUTA SICURAMENTE IL LETTORE NEL CAPIRE LE VICENDE.
Davvero bello. All’inizio il monastero mi ricordava un po’ «Il suono di mille silenzi» e quando vengono portati in città come prigionieri mi sapeva un po’ di «Dark Eden
Pensavo fosse più coinvolgente, è una delusione che mi fa rimpiangere i soldi spesi, non leggerò certamente il seguito.
Libro piuttosto strano, la trama è interessante e brilla per scorrevolezza per buona parte, infatti l’autore non si perde in pagine di descrizioni che molte volte servono solo per allungare il brodo e annoiare il lettore, anche se questa caratteristica è forse troppo evidente con la conseguenza che la trama sembra come avere enormi vuoti e parte mancanti, talvolta fondamentali, che creano molta confusione nel lettore. L’ambientazione geografica è davvero confusa non si riesce a capire dove il romanzo si svolga, non trattandosi di un fantasy vero e proprio forse non è necessaria una mappa ma più chiarezza a riguardo manca, così come la collocazione temporale, che risulta alla fine in modo confusionario lasciando il lettore con la domanda: forse da qualche parte nel medioevo?!?!? I peronaggi sono interessanti, anche se il protagonista alcune volte viene descritto in modo troppo contradditorio e la presenza di questi grossi «vuoti» nella trama che ho accennato all’inizio lascia il lettore con tanti punti interrogativi. Che dire, il secondo adesso dovrebbe essere letto solo per la curiosità di vedere come evolve la storia sperando in quelle descrizioni dettagliate in più e «solo» necessarie e sopratutto più continuità di trama. Solo alla fine si capisce che è il primo capitolo di una trilogia. Per mia opinione, una trilogia che inizia in questo modo avrà vita dura per i prossimi capitoli, spero di sbagliarmi e che alla fine questo libro sia dopotutto un primo capitolo dal motore diesel.