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Titolo: La materiale vita. Biopolitica, vita sacra, differenza sessuale
Autore: Tristana Dini
Editore: Mimesis
Pagine:
Anno edizione: 2016
EAN: 9788857536903
Le teorie e le pratiche femministe offrono un punto di avvistamento privilegiato sull'orizzonte biopolitico che viviamo. Da due secoli al centro dell'area di attrito tra biopolitica e democrazia, il femminismo - nelle sue numerose varianti - ha messo a nudo il carattere contraddittorio di categorie della teoria politica classica come uguaglianza, democrazia, individuo, diritto, cittadinanza. Se la vita al centro delle traiettorie del bio-potere si configura come vita sacra, uccidibile, "nuda vita", le teorie femministe la collocano in una dimensione relazionale di interdipendenza. Ma in che modo la comune vulnerabilità può aprire ad una politica differente? Che rapporto c'è tra biopolitica e cura materna? Nel momento in cui le nuove tecnologie portano il capitalismo al cuore della vita, della sessualità, della riproduzione e i corpi delle donne risultano frammentati, oggettivati, investiti dal biopotere, si fa urgente una "politica della vita materiale" in grado di disegnare nuovi modi di abitare la contraddizione tra bíos e zoé. Commenti disabilitati su Il culto del corpo. Una prospettiva genealogica e biopolitica. 30 aprile 2016. Il culto del corpo. Una prospettiva genealogica e biopoliticaal numero 1 (2016) hanno collaborato: federico acconciamessa, andreea chirila, maria de nicola, martina malandra, margherita palombaro, benedetta trabucco, benedetta Etimologia del termine. La parola italiana libro deriva dal latino liber. Il vocabolo originariamente significava anche "corteccia", ma visto che era un materiale PLATONE E NOI, OGGI. Una nota di Federico La Sala, seguita da un’intervista a Mario Vegetti di Antonio Gnoli e la risposta di Dario Antiseri. ma dove sono i filosofi italiani oggi?! poco coraggiosi a servirsi della propria intelligenza e a pensare bene "dio", "io" e "l’italia", chi piu’ chi meno, tutti |