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La nascita della mente. Come un piccolo numero di geni crea la complessità del pensiero umano

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Titolo: <strong>La nascita della mente. Come un piccolo numero di geni crea la complessità del pensiero umano</strong></br></br>
Autore: <strong>Gary Marcus</strong></br></br>
Editore: <strong>Codice</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2008</strong></br></br>
EAN: <strong>9788875781019</strong></br></br>

<p>Il numero dei geni umani individuati è molto più basso del previsto: come può un insieme così ristretto di geni produrre la complessità strabiliante del cervello umano? Come è possibile che quel minuscolo 0,6 % di Dna di differenza possa generare due forme viventi così diverse l'una dall'altra come uno scimpanzé e un cucciolo di Homo sapiens? Nell'era post-genomica, mentre cominciamo per la prima volta a esplorare i meccanismi sottili che regolano l'attività genica, gli psicologi e gli scienziati cognitivi paiono non essersi ancora accorti delle possibilità del contributo evoluzionistico e genetico. In questo libro l'autore offre un documentato aggiornamento sulle conoscenze attuali circa le relazioni che legano i geni al cervello.</p>
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<strong>PENSIERO</strong> LIQUIDO E CROLLO <strong>DELLA MENTE</strong>. Verso un sentire pensante. Il corpo nell’epoca della Transnaturalità elettronica. di Gaetano Mirabella<br/>Il Rinascimento fu l'epoca determinante per <strong>la nascita</strong> delle biblioteche in senso moderno. Un importante impulso a tale cambiamento fu dato dallo spirito umanistico <br/>La linea “v” rappresenta la parte di umanità che sta proseguendo il suo cammino senza alcun cambiamento. La linea “n” rappresenta coloro che <br/>Malgrado un qualunque computer sia potenzialmente in grado di permettere la lettura di un ebook, si dovrebbe parlare di eBook reading device solo riferendosi a quei <br/>anatomia Scienza biologica che studia la forma e la struttura degli esseri viventi: deve il suo nome al metodo di indagine, la dissezione, che ancora oggi, pur <br/>Friedrich Nietzsche, la vita le opere il <strong>pensiero</strong> e gli approfondimenti della sua vita<br/>Lista libri Titolo: 6 YOGA DI NAROPA Libro intro: Secondo l’insegnamento bKa-‘brgyud-pa, dopo i 4 “preliminari ordinari”1 si praticano i 4 “preliminari <br/>Concordo con Mrosa e Sannitica e penso sarebbe utile ed interessante confrontarsi con il punto di vista di chi è esterno lettore del Blog,come si accennava ,in <br/>CONFLITTI SPIRITUALI IRRISOLTI = STRESS CRONICO = "MALATTIA" http://www.nuovamedicina.com/ + Presentazione della Nuova medicina + http <br/>MAPPA . CERCHIAMO ORA DI ESAMINARE DA VICINO IL FENOMENO. Arriviamo qui a un punto molto importante, quello dell’esistenza, oppure no dei fenomeni 
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In questo libro l’autore riassume in linguaggio accessibile le ultime conquiste della genetica e della neurobiologia con particolare attenzione a come un piccolo numero di geni possa portare ad una struttura cosi’ complessa come il cervello. Il libro riesce a chiarire alcuni concetti, anche complessi, sul funzionamento dei geni quali ad esempio l’importanza dei geni regolatori (che sono responsabili dell’attivazione di centinaia e a volte migliaia di altri geni), e dei possibili meccanismi di mutazione che hanno portato alla creazione di aree molto specializzate del cervello (come le aree di Wernicke e Broca fondamentali per il linguaggio). Insieme al linguaggio, che in qualche modo risulta paradigmatico per la questione innato/appreso, il libro pone molta attenzione alla questione di cosa sia innato e di cosa sia appreso e sopratutto sgombra il campo da molti preconcetti e nozioni oramai superate. In particolare si è capito che l’innato è più una predisposizione ad imparare (alcune cose meglio di altre e in modo piu’ strutturato) e che il resto viene successivamente e in modo diverso in diverse fasi della vita di un individuo (sopratutto i primi anni di vita, ma sorprendentemente si scopre che lo sviluppo del cervello continua fino a circa 22-24 anni e che i neuroni continuano a formare nuovi collegamenti e a riorganizzarsi continuamente). Particolarmente riuscita l’immagine del «precablaggio» con cui l’autore illustra il concetto dell’innato. Tra citazioni e note bibliografiche (ottime per chi voglia approfondire il discorso e la ricerca) ed un linguaggio attento al lettore non specialista (che facilmente si smarrirebbe davanti ad un linguaggio troppo specialistico) il libro si fa leggere con piacere ed interesse. In conclusione un testo importante per capire dove ci sta portando la ricerca scientifica nella comprensione del linguaggio, dei meccanismi dell’apprendimento, e sopratutto della relazione tra codice genetico e complessità di ogni individuo.