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La nota segreta

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Titolo: <strong>La nota segreta</strong></br></br>
Autore: <strong>Marta Morazzoni</strong></br></br>
Editore: <strong>TEA</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>2012</strong></br></br>
EAN: <strong>9788850228447</strong></br></br>

<p>Milano, 1736, monastero di Santa Radegonda. Una giovane contessa in clausura per imposizione della famiglia ha una sola ragione di vita: la passione per la musica e la sua voce di contralto, scura e potente. Oltre la grata, nel corso delle messe cantate, un diplomatico inglese in missione presso l'arciduca d'Austria nota la sua voce e non la dimentica. Nasce così, da una suggestione del canto e da immagini rubate, l'amore proibito fra la novizia Paola Pietra e sir John Breval, a cui farà seguito la fuga dal convento sino a Venezia e da lì il viaggio della ragazza per nave in un mare pieno di insidie... Un attualissimo personaggio femminile che rivendica la propria libertà di vivere e di amare.</p>
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[questo articolo è uscito su La Stampa il 29 maggio 2017] È il primo, sbalorditivo e modernissimo atto politico del neopresidente francese.<br/>senza fonte] Voci su unità militari presenti su Wikipedia Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti , popolarmente <strong>nota</strong> come KGB (in russo: Комитет <br/>Roma <strong>Segreta</strong>, per conoscere monumenti famosi ma anche luoghi che nascondono leggende e misteri poco conosciuti.<br/>Bibliografia. Christopher Andrew e Oleg Gordievskij. "La storia <strong>segreta</strong> del KGB". Milano, R.C.S., 1996. ISBN 88-17-11585-1. Voci correlate. Ochrana<br/>La natura del Giappone è qualcosa di unico così come la cura che i giapponesi hanno per essa.
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carino, scorrevole, ben scritto, qualche pagina in per un finale netto e sarebbe stato un 5

Vabbe’, il libro è scorrevole per carità! scorrevole come l’olio in una padella da tanto è piatto! mancano le emozioni, manca un vero tratteggio della protagonista (le uniche ben definite sono la badessa e Suor Rosalba), manca un finale decente: non si lascia il libro in sospeso in questo modo! Si lascia appena appena intravedere quale sarà la sorte di Paola Pietra. Non dico di fare della vicenda della nobile smonacata per amore (mah! amore un uomo mai visto…) una storia tipo «LA BELLA ANTONIA PRIMA MONICA E POI DIMONIA! Ma qualcosa di più coinvolgente. Annoiano inoltre le varie ….«ma lasciamo la nostra…» …«ritorneremo più tardi a…»! Cos’è? un libro o il collegamenti fra i vari servizi di un telegiornale!

Carino il modo di scrivere della scrittrice, ma non lo consiglio, la storia non è avvincente come nelle promesse delle recensioni.

Così è la vita, ingiusta. E così sono le storie degli uomini e delle donne cui non sempre, dopo un gesto eroico, è concesso anche il supplemento di un epilogo confacente. La storia di suor Paola è commovente, tanto più commovente se pensiamo all’epoca in cui si è svolta. Marta Morazzoni ce la racconta con delicatezza e stile. Sobria come la donna al centro della storia. Magnifica ho trovato anche la figura del cardinal Petra. Ce ne fossero… Grazie alla Morazzoni per avermi fatto scoprire la musica di Barber.

Storia tutta al femminile: ma, a saperla leggere, il diritto a rivendicare la libertà di determinare la propria vita vi è espresso indipendentemente dal sesso della protagonista, una giovane dell’aristocrazia milanese, e dalla sua condizione monacale. L’idea non è originalissima (al di là dell’onesta ammissione dell’Autrice) e lo stile con cui viene condotta la storia è un po’ quello del feuilleton. E tuttavia il libro si legge piacevolmente, senza cadute di ritmo, ed è scritto bene, in un linguaggio e uno stile onesto, senza furbettismi, senza concessioni al voyeurismo, con appena qualche grammo di caramello, e con una nuance, sia pure con l’uso esplicito della punteggiatura, di Saramago (ci perdoni il Maestro se dovesse ritenere fuori luogo il richiamo)