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Ho letto questo libro per curiosità, visto che avevo sentito molto parlare dei gialli nordici e di questa autrice. Non sono rimasta delusa, ma neppure posso dire che mi abbia entusiasmata. Forse per la banalità dell’intreccio amoroso, forse per qualche risvolto prevedibile. Il libro però si fa leggere ed è scorrevole, crea qualche momento di suspance ed è una buona compagnia.
Ho voluto iniziare la lettura di questa serie in ordine cronologico, quindi ben conscio che non sempre gli autori, seppur bravi, iniziano col botto. Di conseguenza sicuramente leggerò almeno il secondo prima di poter dare un giudizio un po’ più approfondito.Qui mi limito a dire che il libro non mi è dispiaciuto anche se non mi mai veramente intrigato riuscendo a tenendomi incollato alle pagine, anzi in alcuni momenti mi sono dovuto un po’ forzare per continuare a leggerlo e devo aggiungere che questo ondeggiare tra il giallo e il rosa non mi ha fatto veramente impazzire, vedremo come saranno i prossimi capitoli della serie con protagonista Erica Falck.
Un po’ troppe tinte rosa per i miei gusti ed ennesima dimostrazione che non è sufficiente avere il passaporto svedese per essere a livello di Stieg Larsson.
Innanzitutto, bisogna sottolineare che questo libro non è un thriller, ma ha tutte le qualità per rientrare nella categoria dei «gialli». Camilla Lackberg è stata definita «la nuova Agatha Christie dalla Svezia