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La questione della colpa. Sulla responsabilità politica della Germania

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Titolo: <strong>La questione della colpa. Sulla responsabilità politica della Germania</strong></br></br>
Autore: <strong>Karl Jaspers</strong></br></br>
Editore: <strong>Cortina Raffaello</strong></br></br>
Pagine: <strong></strong></br></br>
Anno edizione: <strong>1996</strong></br></br>
EAN: <strong>9788870784183</strong></br></br>

<p>Scritto subito dopo la disfatta della Germania nella seconda guerra mondiale, questo saggio è al tempo stesso una breve, densa trattazione elaborata da uno dei massimi filosofi del Novecento intorno al concetto di "colpa" (nelle sue differenti specificazioni di colpa criminale, politica, morale, metafisica), e una lucida riflessione condotta da un tedesco sui tedeschi e sul nazismo, sulla colpa della Germania hitleriana (il passato) e sulla possibile rinascita della Germania libera (il futuro) sulle basi di un incerto presente (l'immediato dopoguerra).</p>
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Con la pronuncia rassegnata in epigrafe, la Quinta Sezione reputa che “anche le impugnazioni di affidamenti in house di contratti pubblici di lavori servizi e <br/>Si è conclusa trionfalmente la due giorni di Gallarate <strong>sulla questione</strong> moschea. Movimento Italia Nazione si è attivato con la sezione locale capitanata da Paolo <br/>ma dove sono i filosofi italiani oggi?! poco coraggiosi a servirsi della propria intelligenza e a pensare bene "dio", "io" e "l’italia", chi piu’ chi meno, tutti <br/>Opera, 2011. PREMESSA Nella storia della guerra <strong>politica</strong> italiana, nelle ricostruzioni storiche che ne sono state fatte, è assente un protagonista di prima grandezza <br/>Opera, 2011. PREMESSA Nella storia della guerra <strong>politica</strong> italiana, nelle ricostruzioni storiche che ne sono state fatte, è assente un protagonista di prima grandezza <br/>LA GUERRA FREDDA. MOTIVI DEL DISSIDIO. I due paesi incarnano modelli politici, sociali ed economici completamente antitetici: USA (democrazia liberale, fondata sul <br/>COMPENDIO DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA . INTRODUZIONE. UN UMANESIMO INTEGRALE E SOLIDALE . a) All'alba del terzo millennio. 1 La Chiesa, <br/>Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.<br/>Londra (ingl. London) Città dell’Inghilterra (City 8000 residenti, centro 2.770.000 ab., contea metropolitana Grande L. 7.619.800 ab. nel 2008), capitale della <br/>La <strong>Germania</strong> "entrò nella storia" nel 56 a.C. quando il comandante romano Gaio Giulio Cesare attraversò il Reno. Stando al De bello Gallico, l'esercito romano 
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Libro fondamentale, nel quale un grande tedesco consapevole decide di assumere su di se’, in quanto tedesco, tutta la responsabilità morale del nazismo, rifiutando ogni attenuante, facendo di tutto questo lo strumento ineludibile di una possibile rinascita nazionale. Noto tuttavia quello che secondo me è un errore: esso si trova a pag 106 - 107, la’ dove Jaspers dice: « Se dovesse affremarsi anche in America una dittatura del tipo di quella di Hitler,allora sarebbe la fine, la fine per tempi incalcolabili e non ci sarebbe più alcuna speranza». Una simile possibilità, non potrebbe mai darsi, nemmeno come ipotesi. Quando l’America esprime il peggio di se, non ne viene fuori Adolf Hitler, ma ne viene fuori Al Capone. Hitler è tanto inverosimile in America, quanto Al Capone nella Germania hitleriana e il motivo di questo risiede nel fatto che, perchè possa esprimersi un Al Capone, occorre un alto grado di libertà, e gli americani amano la libertà sopra ogni cosa. Non così i Tedeschi, che la loro libertà l’hanno immolata spesso sull’altare della potenza, sin dai tempi di Federico il grande, che fu il primo a trasformare la Prussia in una enorme caserma. Perchè si manifesti una tirannide come quella hitleriana, è necessario un popolo disposto a farsi irreggimentare. E’ anche vero, d’altro canto, che l’autore dimostra di essere almeno in parte consapevole di tutto questo, quando scrive ( pag 107) che, se la colpa dei tedeschi è una possibilità dell’uomo in quanto uomo, essa ha assunto, nella FORMA TEDESCA, un modo CARATTERISTICO e terribile di diventare tale.