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Questo libro spiega accuratamente il nostro sistema giudiziario, mettendolo a confronto anche con quello degli altri paesi, e ci fa capire il motivo della sua inefficienza e i modi per renderlo migliore. Prendetelo, vi farà capire molti comportamenti scorretti della politica.
Davvero un ottimo libro. Me lo aspettavo del resto, visto l’autore. Tinti possiede, oltre naturalmente alla grandissima competenza acquisita in anni di carriera, uno stile di scrittura e narrazione invidiabile. Personalmente trovo i suoi testi (parlo in generale di questo libro, del precedente «Toghe rotte» e del suo blog) molto scorrevoli e trascinanti. Una pagina tira l’altra e poi i capitoletti piccoli invogliano a leggerne ancora uno. Vengo al sodo e tralascio i complimenti per lo stile. Questo libro (letto in due giorni!) riesce nella difficile impresa di essere più interessante di «Toghe rotte». E’ la perfetta continuazione, è complementare. Molto istruttivi i capitoli dedicati alle riforme facili e veloci che si potrebbero attuare per rendere la Giustizia più veloce ed efficiente. Interessanti anche i due capitoli dove parla di un processo svoltosi negli anni ‘80 e di come si sarebbe svolto (anzi, non svolto) oggi, per via delle leggi mutate. A tutto vantaggio dei delinquenti, naturalmente. Che dire di più? Leggetelo e non ve ne pentirete!
Ottimo libro, complimenti. Decisamente superiore al precente (Toghe rotte) per completezza delle argomentazioni e per i puntuali e utili riferimenti legislativi. Si apprezza lo sforzo (riuscito) di farsi capire anche ai non addetti ai lavori. Critica ben riuscita alle nuove proposte in cantiere (sulle intercettazioni, sulla separazione delle carriere, etc. etc.) Da leggere e far leggere.
Di questo libro posso solo dire che l’ho letto con piacere sia per il contenuto che per la forma, è molto chiaro nell’esposizione delle tesi sostenute con esempi calzanti e divertenti. Sento di poter dire che lo classificherei tra i libri fondamentali per farsi un opinione sull’Italia di ieri, di oggi e di domani. Grazie Bruno